Blog Archives

Set 10 2012

CALABRIA: MISITI, UNA MOZIONE PER INTERVENTI RADICALI

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

SBLOCCO FONDI GIA’APPROVATI DAL CIPE; CONTRASTO A CRIMINALITA’ (ANSA) – ROMA, 10 SET – ‘Prendendo spunto dalle analisi di SVIMEZ e ISTAT, sulle condizioni economico sociali della Calabria il movimento ‘Grande Sud’ ha presentato una mozione in Parlamento per ottenere un piano straordinario di interventi e ridurre cosi’ le attuali difficolta’, avviando la ripresa economica e occupazionale’. A renderlo noto e’ il deputato di ‘Grande Sud’ Aurelio Misiti in un comunicato.
‘Il confronto del Pil pro capite annuo tra la Calabria, che risulta la meta’ di quello della Lombardia, con Paesi in via di sviluppo come Turchia, Croazia, Romania e Messico, dove le imprese italiane e calabresi delocalizzano i propri impianti, induce un’ inevitabile riflessione sulla necessita’ di rendere competitivi i territori calabresi e meridionali con quelli dei citati Paesi, il cui Pil, attualmente paragonabile a quello della Calabria, cresce in media dal 4 all’8%’.
‘Per far fronte a questa drammatica situazione Grande Sud’ chiede al governo di rafforzare il contrasto alla criminalita’ organizzata e a velocizzare la spesa in materia di fondi strutturali destinati a investimenti e gia’ deliberati dal Cipe o previsti in recenti accordi di programma’, aggiunge Misiti.
‘In particolare – si legge nella nota – si chiede lo sblocco dei fondi per la sicurezza del territorio, gia’ approvati dal Cipe il 20 gennaio 2012 e che ammontano a 220 milioni di euro per la sola Calabria. E di avviare un piano per l’adeguamento sismico di edifici strategici e manufatti ferroviari e stradali obsoleti’. ‘L’invito di Grande Sud – conclude – e’ anche per accelerare la bonifica delle aree industriali dismesse di Crotone a carico dell’Eni e a promuovere il potenziamento dei servizi di accoglienza dei siti archeologici di Sibari, Roccelletta di Borgia, Locri e Crotone. Infine proponiamo al governo di predisporre un piano pluriennale per realizzare l’alta velocita’ ferroviaria da Salerno a Palermo con i fondi per le aree sottoutilizzate’. (ANSA).

Commenti disabilitati su CALABRIA: MISITI, UNA MOZIONE PER INTERVENTI RADICALI
Set 10 2012

MOZIONE CALABRIA DI GRANDE SUD PRESENTATA ALLA CAMERA

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

La Camera,

premesso che:

 le più recenti previsioni della Svimez indicano per il 2012 un quadro congiunturale assai più negativo nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese, in quanto il PIL pro capite annuo fa segnare una flessione del 2,9 per cento, a fronte del -1,4 per cento del Centro-Nord.

In un simile contesto recessivo, si prevede che la regione Calabria  farà registrare una flessione del 3,2 per cento del PIL nel 2012;

l’occupazione nel primo trimestre del 2012, secondo l’Istat, è diminuita in Calabria del 4,9 per cento rispetto al valore medio del 2011, proseguendo il pesante trend in atto dal 2007. La diminuzione degli occupati riguarda in misura più accentuata la componente femminile (-7 per cento rispetto alla media 2011);

in Calabria il tasso di disoccupazione complessivo nel primo trimestre 2012 ha raggiunto il 19,5 per cento (17,8 per cento per gli uomini, 22,4 per cento per le donne), contro il 10 per cento della media italiana e il 17,7 per cento del Mezzogiorno, con dato relativo ai giovani compresi tra i 15 ed i 24 anni salito nel I trimestre 2012 al 35,9 per cento, in aumento di 6,3 punti percentuali rispetto al I trimestre 2011;

Leggi Tutto »

Commenti disabilitati su MOZIONE CALABRIA DI GRANDE SUD PRESENTATA ALLA CAMERA
Set 10 2012

PRESENTATA DA GRANDE SUD RISOLUZIONE SUL LAVORO NEL MEZZOGIORNO

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

L’XI Commissione,

premesso che:

esiste una profonda incoerenza tra unità territoriale ed unificazione economica del Paese, in quanto tutti gli indicatori economici hanno confermato che negli ultimi anni il Mezzogiorno è rimasto fermo rispetto al resto del Paese;

la situazione economica meridionale, resa più drammatica dalla crisi del 2007-2008, precede con tutta evidenza quella crisi, mentre la crescita media del PIL al Sud è stata pari a poco più della metà di quella del Centro-Nord;

il divario può essere analizzato suddividendo gli ultimi centocinquanta anni in distinti periodi: nei primi trent’anni, cioè dal 1861 al 1891, il PIL pro capite del Sud superava o eguagliava quello del Centro-Nord; alla fine dell’ottocento inizia una chiara divergenza costante di tutte le regioni meridionali dal resto del Paese fino al 1920; dal 1921 al 1940 i divari accelerano e nel periodo bellico le differenze si acuiscono, sempre a svantaggio del Mezzogiorno; la fase che va dal dopoguerra fino allo shock petrolifero, 1973, durante la quale l’intero Paese ha vissuto un momento di crescita, è il principale periodo di convergenza: le regioni del Mezzogiorno si riavvicinano ai livelli medi nazionali; tuttavia, dal 1970 i processi di convergenza appaiono arrestarsi e il divario si riallarga; sebbene nei primi anni del nuovo secolo vi siano deboli segnali positivi, nel 2009 il PIL pro capite del Mezzogiorno è pari al 59% di quello del Centro-Nord e nessuna delle regioni del meridionali raggiunge il PIL pro capite medio nazionale;

Leggi Tutto »

Commenti disabilitati su PRESENTATA DA GRANDE SUD RISOLUZIONE SUL LAVORO NEL MEZZOGIORNO
Ago 08 2012

Spending Review, dichiarazione di voto finale del capogruppo della componente Grande Sud-PPA, on. Aurelio Misiti

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

Signor Presidente, i dieci deputati di Grande Sud hanno votato la fiducia e voteranno «sì» anche al provvedimento in esame perché ritengono che esso sia un avvio alla razionalizzazione della spesa pubblica, che può essere incrementata con successivi provvedimenti, già preannunziati dallo stesso Esecutivo.
Per preparare il provvedimento di oggi vi sono stati altri due precedenti decreti-legge, di cui uno, il n. 87 del 2012, Pag. 123viene inglobato nel provvedimento attuale, nel decreto-legge n. 95 del 2012. Questo terzo provvedimento prevede un ampio ventaglio di interventi, la cui finalità è il contenimento e la razionalizzazione degli oneri a carico della finanza pubblica.
Queste disposizioni hanno come obiettivo quello di far rientrare il funzionamento dell’apparato statale entro un quadro razionale di valutazione e programmazione attraverso l’ottimizzazione delle procedure e delle articolazioni dello Stato, inclusa la parte giudiziaria, l’accorpamento o dismissione di enti non necessari e una progressiva riduzione degli organici, privilegiando la distribuzione razionale delle risorse umane e materiali a disposizione delle pubbliche amministrazioni.
La riduzione degli eccessi di spesa della pubblica amministrazione per la parte relativa ai beni e ai servizi è frutto di un lavoro svolto dal commissario straordinario, la cui analisi ha permesso di individuare un cosiddetto benchmark di riferimento, in base al quale stimare l’eccesso di spesa in capo alle amministrazioni dello Stato, mentre la riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni è frutto di un lavoro svolto dai Ministeri caso per caso.
È chiaro che su quest’ultima parte relativa ai Ministeri bisogna ancora lavorare, perché ritengo che vi siano ancora molti sprechi e molte possibilità di intervento per ridurre la spesa. In questo provvedimento hanno trovato posto anche altre parti che riguardano il pubblico impiego: ha trovato posto l’estensione a 55 mila esodati della possibilità di essere recuperati, ha trovato spazio, soprattutto nel comparto sanitario, una razionalizzazione della spesa, che porterà dei risparmi abbastanza ampi, tali da poter evitare l’aumento dell’IVA per gli ultimi tre mesi del 2012 e per i primi sei mesi del 2013.
Un altro intervento importante è quello sull’università, sugli enti di ricerca e sulla scuola. Sono settori assolutamente importanti, dove va razionalizzata la spesa, ma non dimentichiamo nemmeno il fatto che in questi settori è necessario intervenire soprattutto aumentando gli investimenti, in modo tale che essi possano contribuire allo sviluppo e alla ripresa economica del nostro Paese.
Un gruppo di misure riguarda la valorizzazione e dismissione degli immobili pubblici. Anche qui, è necessario procedere con cautela, ma con vigore, perché questo potrebbe permettere la riduzione del debito pubblico, che è necessario affrontare rapidamente, secondo quanto ci viene detto anche in Europa.
Infine, e non ultimo, vi è l’intervento sulla Banca Monte dei Paschi di Siena, che, evidentemente, è difficile spiegare in pochi secondi. Ritengo che il tutto meriti la nostra approvazione, e quindi il voto dei deputati di Grande Sud è favorevole al provvedimento

Commenti disabilitati su Spending Review, dichiarazione di voto finale del capogruppo della componente Grande Sud-PPA, on. Aurelio Misiti
Ago 07 2012

Dichiarazione di voto dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla questione di fiducia posta dal Governo sulla conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

Signor Presidente, la fiducia chiesta dal Governo sul provvedimento relativo alla spending review, viene dopo la posizione di altre, numerose, questioni di fiducia – circa 33, mi pare – su vari argomenti. Come accaduto in precedenza, la fiducia sarà accordata da questa Camera con un gran numero di voti.
Come Grande Sud abbiamo votato e voteremo anche oggi «sì» alla questione di fiducia, perché ci rendiamo conto della necessità di approvare in tempi brevi provvedimenti importanti, non solo per rassicurare l’Europa sul fatto che l’Italia sa fare bene i compiti a casa, ma anche e soprattutto per continuare su una linea rigorosa di bilancio, che ci renda meno vulnerabili alla speculazione internazionale. Leggi Tutto »

Commenti disabilitati su Dichiarazione di voto dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla questione di fiducia posta dal Governo sulla conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica
Ago 01 2012

ILVA, MISITI (GRANDE SUD): “DECISIONE MAGISTRATURA BASATA SU NORMA OBSOLETA”

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

(9Colonne) Roma, 1 ago – “Un impianto siderurgico fornitore di semilavorati a tutta l’industria italiana, che produce il 75% del P.I.L. della provincia di Taranto, alimentando i movimenti di un grande porto con oltre 2000 navi all’anno, non può e non deve essere bloccato senza una ragione di gravità eccezionale dimostrata. Così il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti, commentando l’informativa del Ministro Clini.

“La decisione del magistrato di chiudere importanti reparti dell’impianto e di ordinare l’arresto dei vertici della grande impresa – sottolinea l’esponente del movimento arancione – è basata soltanto su una perizia redatta da due professionisti incaricati allo scopo. In un paese come il nostro tutto questo non dovrebbe accadere, in quanto, l’atto, forse sofferto del magistrato, è stato possibile soltanto grazie ad una norma giuridica obsoleta, assente in tutti gli ordinamenti degli altri paesi industrializzati e cioè – prosegue – una norma, da abolire, che definisce il magistrato giudicante “peritus peritorum”.

Per Misiti: “Gli Stati moderni infatti sono dotati di specifici istituti pubblici come CNR, ISS, ISPRA ecc, a cui la magistratura di norma si rivolge per ottenere perizie di alto livello tecnico-scentifico, a garanzia della magistratura e dei cittadini. Se fosse stata seguita questa modalità anche a Taranto – spiega -si sarebbe potuto scoprire che il rapporto tra i risultati delle indagini epidemiologiche del 2012 non possono essere collegati agli effetti di inquinamenti degli ultimi anni, ammesso che venga dimostrata una relazione diretta di causa ed effetto tra inquinamento e malattie dell’apparato respiratorio, ma semmai a situazioni ambientali degli anni precedenti al 2005, anno in cui sono state introdotte le nuove tecnologie; evitando così – conclude il capogruppo di Grande Sud alla Camera – una decisione scioccante, che, se non verrà modificata al più presto metterà in ginocchio gran parte del sistema produttivo italiano”.

Commenti disabilitati su ILVA, MISITI (GRANDE SUD): “DECISIONE MAGISTRATURA BASATA SU NORMA OBSOLETA”
Ago 01 2012

Intervento in Aula dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla situazione di ILVA di Taranto

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

Signor Presidente, ringrazio sentitamente il Ministro Clini, che ha illustrato molto dettagliatamente, sia in quest’Aula sia con i mezzi di comunicazione, la posizione del Ministero con grande dovizia di dettagli.
Non si possono nemmeno non condividere molte delle considerazioni che sono state fatte dai rappresentanti dei gruppi intervenuti, e cioè la difesa del lavoro e la difesa della salute. Tutti hanno detto una frase però, una frase che io ritengo che sia soltanto di facciata: rispettiamo la magistratura al 100 per cento, ma vogliamo però l’apertura della fabbrica anch’essa al 100 per cento, perché siamo con i lavoratori. Questa contraddizione va superata e dobbiamo porre una domanda, in questo minuto che mi resta: perché la chiusura e gli arresti dei dirigenti? È un fatto gravissimo, che deve essere l’ultimo atto di una procedura. In base a cosa? Le perizie affidate dalla magistratura in genere sono perizie affidate a dei professionisti. I magistrati, invece, dovrebbero basarsi su strutture scientifiche e tecniche dello Stato ovvero sulle perizie fatte dall’Istituto superiore della sanità, dall’ISPRA e dal CNR. La magistratura deve agire di conseguenza, senza investirsi del diritto, che è purtroppo previsto dalla legge, di essere il peritus peritorum. Ed è per questo che i magistrati possono intervenire in questa maniera. Io sono con la magistratura se si basa su questi giudizi peritali, e non sull’elenco dei periti, che possono essere molto spesso non a quella altezza che la situazione richiede.
È per questo che ritengo che stia andando bene l’opera del Governo e della regione, sia prima di questa legislatura, sia attualmente. La regione, il Ministero, il comune e la provincia stanno andando bene e devono continuare a portare avanti una procedura semplificata che porti alla verità nel più breve tempo possibile.

Commenti disabilitati su Intervento in Aula dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla situazione di ILVA di Taranto
Lug 26 2012

GOVERNO: MISITI, TEMPI MATURI PER MONTI POLITICO

Pubblicato da Categorie Editoriali

(ANSA) – ROMA, 26 LUG – ‘Il dl sviluppo segna di fatto il passaggio dal governo Monti ‘tecnico’ a quello ‘politico’.
Adesso, per affrontare le sfide della crescita economica e sociale e’ necessario che i partiti della maggioranza, piuttosto che dilaniarsi su questioni marginali, entrino direttamente a far parte del governo con i propri esponenti piu’ rappresentativi. Sarebbe un messaggio rassicurante per i mercati e per l’Europa, ovvero una piena assunzione di responsabilita’ da parte di tutte quelle forze politiche che intendono garantire nel futuro una continuita’ con quanto fatto in questi mesi attraverso l’azione di risanamento’. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera Aurelio Misiti.
‘L’ostacolo principale alla ripresa economica dell’Italia non e’ rappresentato solamente dai fantasmi del mercato – aggiunge l’esponente del movimento arancione – ma dal fatto concreto che il 40% del territorio nazionale, cioe’ il Sud, non e’ oggi competitivo nell’attrarre nuovi investimenti rispetto ai Paesi delle nuove economie emergenti. Grande Sud – spiega – ha le carte in regola e la ricetta per rimuovere l’ostacolo: bisogna fare emigrare la mafia e non i giovani, non solo attraverso il rafforzamento degli strumenti di contrasto alla malavita organizzata ma, soprattutto, con una rimodulazione del sistema dei rapporti tra i lavoratori e le imprese. Il contratto nazionale di lavoro per i nuovi assunti deve riguardare esclusivamente la parte giuridica, mentre l’aspetto economico deve essere frutto di un rapporto negoziale tra le parti, a livello regionale. L’obiettivo – conclude Misiti – e’ rendere conveniente per le aziende investire e assumere al Sud. Solo cosi’ l’Italia potra’ emulare quanto e’ stato fatto di buono in Germania con le regioni dell’Est’. (ANSA).

Commenti disabilitati su GOVERNO: MISITI, TEMPI MATURI PER MONTI POLITICO
Lug 25 2012

Dichiarazione di voto finale dell’on. Aurelio Misiti (Grande SUD-PPA) sulla fiducia posta dal Governo per la “Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese”

Pubblicato da Categorie Attivita' Parlamentare

Signor Presidente, i deputati di Grande Sud hanno già votato la fiducia e voteranno anche sul provvedimento favorevolmente.
Finalmente la Camera si occupa di sviluppo economico dopo circa due anni in cui ha discusso e approvato manovre finanziarie e tagli come prima difesa dalle ondate della crisi che hanno rischiato di travolgerci. Questo atteso decreto-legge, pur rappresentando un parziale piano per la crescita, è sempre positivo perché tende ad aiutare le piccole imprese, a facilitare l’accesso al credito, a ridurre i tempi burocratici, e fa un serio tentativo per incrementare la realizzazione di infrastrutture utilizzando nuovi strumenti messi a disposizione come i project bond. Nel Capo IX, con l’articolo 60, si affronta anche un tema decisivo per il futuro del Paese, cioè le misure per la ricerca scientifica e tecnologica, che riguardano la ricerca fondamentale di base, la ricerca industriale, e anche lo sviluppo sperimentale.
Il decreto-legge interviene nel settore energetico, sia per la realizzazione infrastrutturale, sia per la regolazione del mercato. In particolare, va segnalata l’importanza strategica delle facilitazioni introdotte dalle Commissioni riunite nella realizzazione dei rigassificatori, che ci daranno non solo il gas di cui abbiamo bisogno a più buon mercato, ma ci renderanno meno dipendenti e meno vulnerabili dai Paesi fornitori attraverso gasdotti fissi.
Va segnalato, inoltre, il potere sanzionatorio in materia di made in Italy, al fine di prevenire le frodi, soprattutto nel Pag. 232campo alimentare, dove più forte è la concorrenza con i paesi del sud del Mediterraneo e con la Cina.
Signor Presidente, voglio sottolineare con forza la positività del Capo 10-bis, che introduce misure per la ricostruzione de L’Aquila, martoriata, e i paesi del cratere, anch’essi colpiti dal terremoto del 2009. Con questo decreto-legge, L’Aquila e gli altri comuni colpiti possono avviare la ricostruzione dei centri storici. In particolare, quello de L’Aquila è unico per la valenza monumentale e per la vastità del necessario intervento. Dopo tre anni preparatori, abbiamo oggi la possibilità di chiudere lo stato d’emergenza e avviare finalmente la reale ricostruzione. La norma precedente risentiva della criticità del post terremoto e di fatto non ha consentito, nonostante il Governo di allora avesse stanziato cospicui fondi, di ricostruire il grande centro storico, di 70 ettari. C’è da ricordare che una città come L’Aquila non era stata mai colpita da un simile sisma, dopo Reggio Calabria e Messina, nel 1908. Quindi, ci troviamo in una posizione particolare, che spiega anche i ritardi. Da oggi in poi, dopo l’approvazione definitiva di questo provvedimento, saremo di fronte al più grande cantiere edile del Paese, con effetti estremamente positivi sull’economia dell’Abruzzo e delle zone limitrofe.
Come ho detto prima, noi voteremo questa legge di conversione. Caro Presidente, il Governo va sostenuto, non va tenuto isolato dal Paese e va anche rafforzato, proprio per gli attacchi speculativi sull’Italia e, se è necessario, la politica ci deve mettere le mani direttamente attraverso anche, come un tempo si faceva, l’immissione di personaggi politici che possano collegare il Governo al Parlamento, ai sindacati, al territorio, ai comuni, all’associazione dei comuni e alle regioni. Quindi, noi abbiamo bisogno di un Governo forte che porti l’Italia fuori da questa situazione di crisi e possa portare gli italiani al voto nel tempo stabilito e cioè ad aprile 2013.

Commenti disabilitati su Dichiarazione di voto finale dell’on. Aurelio Misiti (Grande SUD-PPA) sulla fiducia posta dal Governo per la “Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese”
Lug 23 2012

Misiti (Grande Sud): “Servizi pubblici locali, privatizzare sì ma controllo pubblico. Vero”

Pubblicato da Categorie Editoriali

PrismaNews

di Alfonso Palumbo                                                                                                                                         Domenica 22 Luglio 2012

Malgrado la Corte Costituzionale abbia dato il ko alla privatizzazione dell’acqua pubblica bocciando altresì l’art. 4 del provvedimento dell’ex-Tremonti, in Italia – e a Roma in specie – continua la polemica su vendita sì-vendita no di Acea.
Fra l’altro, il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 ha soppresso l’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, trasferendo all’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas “le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici”. Regolazione che si riferisce alla fornitura dei servizi e che mira a dare agli utenti servizi efficienti, con livelli di qualità almeno pari a predefiniti ‘standard minimi’, nel rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del gestore.
Di tuto ciò parliamo con Aurelio Misiti, docente di ingegneria civile e ambientale, autore di oltre cento pubblicazioni di Idraulica, un passato che lo ha visto fra l’altro presidente di Acea e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e con un presente politico che lo vede capo della colazione Grande Sud-Ppa e vicario del Gruppo Misto della Camera.
E allora: servizi pubblici locali, privatizzare o no?“Privatizzare sì ma a patto che vi sia un controllo pubblico. Vero. Perché è notorio che a volte il pubblico eviti di fare ciò che gli tocca per mandato”.
In tema di acqua, ciò che dovrebbe far preoccupare di più i consumatori cosa dovrebbe essere: la qualità dell’acqua potabile? Le perdite di rete? La mancanza d’acqua nel periodo estivo? “Problemi che a Roma non si registrano… No, nessuno dei tre eventi che lei enuncia. Ciò che in realtà deve far preoccupare sono gli uomini! Perché i problemi tecnici sono risolvibili, mentre quindi si parla di uomini… ovviamente mi riferisco alla generalità dei ruoli svolti, da utenti o da gestori”.
Ok privatizzare ma il referendum del giugno 2011? E comunque: ad Arezzo il privato ha combinato cose irriferibili, a Montecatini pare vi sia stata una sorta di rivolta da parte di molti hotel. Nella cittadina termale l’aumento in bolletta è stato del 120% circa! Mentre in altre zone d’Italia si paga stralciando la voce ‘remunerazione del capitale investito’. “A Montecatini protestano: ma, mi chiedo, lo fanno perché prima non pagavano? Il fatto è che ora pagheranno 1,50 euro a metro cubo mentre prima pagavano 0,50… Chi si lamenta che in Italia l’acqua costa troppo deve invece sapere che da noi si pratica il prezzo più basso in assoluto. Forse occorrerebbe ricordare a qualcuno che 1 metro cubo equivale a 1.000 litri. E pensare che c’è chi spende 1,50 euro – e forse pure di più – per bottigliette di contenuto inferiore al litro!”.
Onorevole, poche settimane fa ho seguito un seminario di AssoAmbiente in cui si parlava di liberalizzazione dei servizi idrici locali. Era presente anche Ermete Realacci (Pd) secondo il quale la scelta relativa privatizzazione sì-no deve essere ponderata caso per caso. Le domando: ma come mai un’azienda privata come Acea stenta a fare investimenti e una pubblica come l’Acquedotto Pugliese no? Non le sembra paradossale? “Palumbo: gli uomini!, torniamo alla mia prima risposta… Realacci ha detto così perché questa è la posizione alla quale è giunto, ma non era la sua di partenza. Occorre in ogni caso intendersi sui concetti: chi è ‘Privato’? Non dobbiamo riferirci alla figura dell’imprenditore che gestisce ma dobbiamo guardare alla gestione nel suo svolgersi… Voglio dire: dobbiamo guardare alla ‘gestione privatistica’ e non alla figura del privato monopolista che, fra l’altro, è pure una scelta stupida”.
Dalla Toscana alla Calabria. ‘Sorical’ possiamo valutarlo un esempio positivo? C’è chi afferma che aveva tentato di coinvolgere un’Azienda francese che però in eredità ha lasciato debiti per milioni di euro… “C’ero io in Calabria alla guida dell’assessorato ai Lavori Pubblici quando si decise di dar vita a Sorical. Era il periodo 2000-2003, prima della Giunta Loiero, e quel bando fu vinto da Enel. Accadde poi che Enel vendette ai francesi di Veolia… Ma il buco di cui parliamo non fu però imputabile a loro bensì ai Comuni che non pagavano! Sorical va in liquidazione a causa della morosità delle Amministrazioni locali che, allora come oggi, dicevano che l’acqua costava troppo, che il prezzo di 1 euro non era sopportabile. Conosco bene i fatti anche perchè AD di Sorical era un mio ex-allievo dell’università, l’ing. Maurizio Del Re”.
Bè, lei è stato – ed è – un luminare della materia… Ha formato un sacco di tecnici all’università. “… Come ad esempio l’ing. Biagio Eramo che era alla guida di Ato2 ed ora sta in Acea. O come l’ing. Marco Ranieri, adesso all’Acquedotto Pugliese”. Leggi Tutto »

Commenti disabilitati su Misiti (Grande Sud): “Servizi pubblici locali, privatizzare sì ma controllo pubblico. Vero”
« Precendente - Successivo »