Attivita’ Parlamentare

Dic 22 2012

Consultazioni del Capo dello Stato, Misiti a Napolitano: “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”.

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GOVERNO: GRUPPO MISTO, CONTRIBUTO MONTI NON VA DISPERSO =
(AGI) – Roma, 22 dic. – “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”. Lo ha detto il vicepresidente del Gruppo Misto della Camera dei deputati, Aurelio Misiti, dopo avere incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha avviato le consultazioni dopo le dimissioni del premier Mario Monti. Sulla stessa linea il presidente del Gruppo Misto del Senato, Giovanni Pistorio, che ha sottolineato l’esperienza di governo “importante” ed ha aggiunto la necessita’ che la politica di rigore ed equita’ continui anche nella prossima legislatura. “Auspichiamo che si formi un’area politica che dia corpo a questa prospettiva” e che sia il piu’ possibile solida.

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Dic 19 2012

Dichiarazione di voto finale dell’On. Aurelio Misiti (Grande Sud-PPA) sul disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale

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Signor Presidente, questo decreto-legge ha le caratteristiche di necessità e urgenza più di ogni altro in quanto si riferisce alla sopravvivenza del nostro sistema industriale e manifatturiero. L’Italia ha questo punto di forza che non deve disperdere: un sistema manifatturiero solo di poco secondo a quello della Germania. Distruggere questo, con decisioni basate su dati e considerazioni non supportati da studi approfonditi con risultati certi, sarebbe un gravissimo errore della classe dirigente italiana e in questa ci metto anche la magistratura. Bene ha fatto il Governo a provvedere, con decreto-legge, a dare valenza di legge all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e a mobilitare tutto il Paese a favore del sistema industriale italiano. Qualcuno osserva che vi sarebbe uno strappo rispetto ai poteri della magistratura. Io ritengo, invece, che superare il sequestro operato da un magistrato, che aveva agito per mancanza di una normativa adeguata, sia un elemento a favore della magistratura che così concorre, insieme alle altre istituzioni, al bene del Paese.
Grande Sud-PPA, pertanto, nel solco tracciato dal dibattito parlamentare sull’informativa del Ministro Clini, si schiera con convinzione a favore del decreto-legge, votandolo. Nel decreto-legge vi è un provvedimento a favore della sanità di Taranto che vale 10 milioni di euro all’anno fino al 2015, che ci sembra particolarmente importante. Il decreto-legge salvaguarda anche l’ambiente imponendo alla società interventi di risanamento e di recupero da almeno 3 miliardi di euro, da considerare investimenti produttivi a tutti gli effetti. Partendo dal caso Ilva, entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione, il Governo deve adottare una strategia industriale per la filiera produttiva dell’acciaio.
Altro aspetto fondamentale è costituito dalle iniziative finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini italiani. Siamo comunque consapevoli che l’industria siderurgica, in Europa e nel mondo, comporta effetti negativi sull’ambiente e sul territorio. Tutti questi casi vanno seguiti con attenzione dagli Stati affinché si possa conoscere il contributo di questo settore all’inquinamento ambientale e quanto, invece, deriva da altre fonti inquinanti che, al contrario, l’uomo e le istituzioni molto spesso tendono a nascondere. Per quanto sinteticamente detto prima e sulla base della lettera e del significato, anche teorico-pratico, del decreto-legge che oggi votiamo, ci sarà certamente un provvedimento di scarcerazione della dirigenza di Ilva, che non sarebbe più spiegabile, ammesso che prima lo fosse.
Egregio Presidente, egregio Ministro, i dieci deputati di Grande Sud-PPA voteranno compatti la legge di conversione del decreto-legge sull’Ilva che dimostra la civiltà a cui è pervenuto il nostro Paese

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Dic 12 2012

Dichiarazione di voto dell’On. Aurelio Misiti, capogruppo Grande Sud-PPA, sulla fiducia posta dal Governo sul dl Sviluppo

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Signor Presidente, questo decreto-legge, già approvato dal Senato, ci offre l’occasione per alcune fondamentali osservazioni sulla conclusione anticipata della XVI legislatura. Non c’è dubbio che tredici mesi fa il passo indietro dell’allora Presidente del Consiglio abbia portato a un Governo voluto dal Presidente della Repubblica che anche i membri del precedente Esecutivo hanno sostenuto con lealtà per il bene dell’Italia. Avremmo voluto, così come l’avrebbe desiderato il senatore Mario Monti, un Governo politico e non tecnico, come hanno deciso i partiti maggiori.
Non ci sbagliavamo: i risultati e le attuazioni delle leggi volute dal Presidente Monti non sono stati all’altezza della situazione drammatica in cui il Paese si è trovato. Noi di Grande Sud abbiamo dato la fiducia a Monti per quello che ha rappresentato in campo internazionale e per alcune scelte di politica economica che hanno avuto il merito di calmare i mercati e di porre i nostri conti pubblici in sicurezza, strutturalmente e non con esercizi ragionieristici.
Avremmo invece negato volentieri il voto positivo all’operato di alcuni Ministri che, con piglio da direttori burocrati, hanno insistito su temi come il caso degli esodati, l’articolo 18 e tanti altri provvedimenti settoriali che hanno allontanato la prospettiva della ripresa economica alienandosi per giunta anche la fiducia dei cittadini.
Oggi per la seconda volta votiamo un provvedimento denominato «sviluppo» tendente a farci uscire dalla grave crisi finanziaria, economica e occupazionale, ed è veramente grave che i limiti sopra richiamati dell’Esecutivo hanno condotto alle dimissioni del Presidente Monti che pure si è dimostrato efficace come rappresentante dell’Italia in Europa e nel mondo. Noi lo sosterremo anche oggi, l’abbiamo sempre sostenuto e a maggior ragione oggi perché si chiede la fiducia su un tema fondamentale, cioè sulla creazione delle condizioni favorevoli per le attività imprenditoriali contraddistinte da un elevato contenuto tecnologico.
L’agenda digitale su scuola, sanità e giustizia costituisce un salto di qualità che, se realizzato, porterà l’Italia a ridurre drasticamente le inutili burocrazie imperanti negli uffici pubblici italiani. Ci vorrà molto tempo per realizzare in concreto quanto previsto dalla norma ma gli italiani, anche quando sono indietro, riescono sempre a recuperare rispetto a tutti gli altri popoli dei Paesi sviluppati.
Da rappresentanti dei popoli meridionali, non possiamo tacere sull’introduzione di norme relative ai rapporti contrattuali tra la società Stretto di Messina e il general contractor che è l’Eurolink: attenzione perché queste norme contribuiranno a rendere inaffidabile il nostro Paese di fronte al mondo delle imprese internazionali. Sulle infrastrutture non possiamo condividere l’approccio del decreto-legge che, così com’è, favorisce solo le grandi opere. Oggi avremmo bisogno invece di investimenti per migliaia di piccole e medie opere per far vivere le piccole e medie imprese del settore e avviare quindi la ripresa dell’economia. Ci sono i necessari lavori, diffusi in tutto il territorio, sulla sicurezza sismica e quella idrogeologica, nonché la manutenzione straordinaria delle opere d’arte, stradali e ferroviarie, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto nulla al riguardo e lo stesso Governo non ha mai proposto un piano di questo genere.
Tuttavia qualcosa oggi portiamo a casa con questo decreto-legge e, pertanto, Grande Sud, consapevole dell’importanza di quanto contenuto nel decreto-legge – anche se sarà di difficile attuazione – voterà convintamente la fiducia sia al Governo sia al testo stesso del decreto-legge in discussione.

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Dic 08 2012

Mettere mano alla legge elettorale per ridare a cittadini diritto di scegliere

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di Gianfranco Miccichè*

 Ben vengano questi provvedimenti sui costi della politica, però è noto a tutti che questo tipo di provvedimento serve solo a salvare la faccia di noi politici che a superare la crisi. Tutto il lavoro poi verrà vanificato se poi non si metterà mano alla legge elettorale ridando ai cittadini il diritto di scegliere.
Se vogliamo una vera e propria azione di risparmio della politica dobbiamo renderci conto che bisogna mettere mano alla struttura della burocrazia oltre a quella dei politici. Noi politici, infatti, siamo odiati dalla gente non solo perché c’è qualcuno che ruba ma soprattutto perché non facciamo buone leggi. Produciamo provvedimenti che non interessano ai cittadini. Ma altrettanto odiati sono i burocrati perché appaiono come nemici dei cittadini. Non esiste una struttura amministrativa che aiuti il cittadino ma esistono solo strutture amministrative che rendono la vita difficile ai cittadini.
Noi di Grande Sud abbiamo appoggiato il governo Monti e anche ieri abbiamo votato la fiducia perché siamo gente seria che ha preso un impegno con gli elettori nella speranza che questo governo potesse aiutarci per risolvere i problemi dell’Italia. Ma non si sta facendo nulla, non ci si rende conto come queste leggi siano solo palliativi rispetto al disagio che c’è. Non pensiate più che la gente sia disponibile a pagare per una crisi che non si capisce da dove viene e non si capisce dove va. Per eliminare tutti questi balzelli, ad esempio, basterebbe eliminare una fondazione bancaria, di quelle che servono solo a fare arricchire le lobby.
* estratto della dichiarazione di voto alla Camera dei deputati sul decreto legge sui costi della politica negli enti locali

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Nov 28 2012

Intervento dell’On. Misiti (capogruppo Grande Sud-PPA) sull’informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi relativi alla situazione dell’Ilva di Taranto

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Signor Presidente, i dieci deputati di Grande Sud condividono la relazione molto dettagliata e puntuale del Ministro Clini.
Essi ritengono che il Governo, in tutta questa fase, abbia avuto un atteggiamento costruttivo e positivo, sia nei confronti della magistratura, che dei cittadini di Taranto. Il Governo ha puntato si alla difesa dei lavoratori dello stabilimento ma anche a salvaguardare la qualità dell’ambiente. Naturalmente qualcuno potrebbe osservare che l’Ilva in passato ha contestato le indicazioni del Governo e non ha quindi eseguito gli interventi di risanamento ambientali voluti dall’Esecutivo. Ma non ci si può dimenticare del fatto che prima dell’Ilva, Italsider non solo inquinava, ma gestiva l’impianto in perdita, oggi l’Ilva privata, fortunatamente è diventata un’industria in attivo, tra le principali siderurgie del mondo.
Grande Sud afferma che il decreto-legge del Consiglio dei ministri di dopodomani deve in primo luogo dichiarare Ilva di Taranto sito strategico, in secondo luogo va previsto un investimento per i danni causati all’impianto dalla pioggia, dal vento e dall’intensa tromba d’aria di questa mattina.

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Nov 28 2012

Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi relativi alla situazione dell’Ilva di Taranto – Intervento del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini

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Signor Presidente, ho già riferito in Aula sull’Ilva e cercherò di evitare di ripetere cose che dovrebbero essere già note, anche se devo dire che leggo dichiarazioni che hanno come riferimento vicende che non riguardano sicuramente l’Ilva di Taranto e interpretazioni di fatti che sono pubblici e che, purtroppo, mi costringono a ripuntualizzare alcune delle questioni aperte, in maniera molto breve, ma vi chiedo di avere un attimo di attenzione e di pazienza.
L’ Ilva di Taranto è stata sottoposta, per iniziativa di chi vi parla, alla revisione della procedura di autorizzazione integrata ambientale, rilasciata il 4 agosto 2011 dall’allora Ministro Prestigiacomo, di concerto con il presidente della regione Puglia e con gli altri Ministri competenti ai sensi della legge.
Ho riaperto la procedura di autorizzazione dopo che l’8 marzo 2012 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la decisione della Commissione europea che ha indicato le migliori tecnologie disponibili da impiegare nel settore della siderurgia a livello europeo per assicurare la protezione dell’ambiente e la protezione della salute.
Secondo la decisione della Commissione europea, queste tecnologie vanno applicate a partire dal 2016, ma, avendo ricevuto, nel febbraio 2012, da parte del procuratore capo della Repubblica di Taranto, il dottor Sebastio, le perizie epidemiologica e chimico-fisica ordinate dalla procura sullo stabilimento di Taranto – perizie arrivate al Ministro nel febbraio 2012 – e avendo ricevuto dalla regione Puglia una lettera che comunicava gli ultimi dati sulle concentrazioni in atmosfera di benzo(a)pirene, una sostanza chimica pericolosa cancerogena sicuramente prodotta dalle attività dello stabilimento Ilva di Taranto, ho disposto la revisione e il riesame della procedura di autorizzazione integrata ambientale, al fine di adeguare le prescrizioni dello stabilimento Ilva di Taranto ai migliori standard e alle migliori tecnologie disponibili indicate dalla Commissione europea, ancorché in anticipo di quattro anni rispetto alla scadenza stabilita dalla Commissione europea stessa.
A questo punto, abbiamo avviato la procedura di riesame a metà marzo del 2012. Il 25 luglio 2012 – perciò ben dopo l’avvio della procedura di riesame – con ordinanza del GIP di Taranto, su proposta della procura, è stato disposto il sequestro degli impianti dell’area a caldo dello stabilimento, con la motivazione del rischio ambientale incombente determinato dalle attività dell’area a caldo di Taranto, che era oggetto del riesame dell’autorizzazione integrata ambientale. Leggi Tutto »

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Nov 22 2012

Dichiarazione di voto finale sulla legge di stabilità – Intervento del capogruppo di Grande Sud-PPA, On. Aurelio Misiti

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Signor Presidente, la componente Grande Sud ha votato già le tre questioni di fiducia poste dal Governo e abbiamo valutato positivamente anche il merito della proposta che è stata approvata dalla V Commissione e portata all’Aula con profonde modifiche rispetto alla proposta iniziale, tant’è vero che vi è stata una lunghissima e tormentata seduta della Commissione bilancio prima che il testo venisse approvato. Il via libera, infatti, è arrivato dopo anche un braccio di ferro tra il Governo e la maggioranza, che ha visto il parere contrario su due importanti emendamenti anche dell’Esecutivo.
Certo, c’è stata una grande collaborazione con il rappresentante del Governo in Commissione, in quanto senza questa collaborazione forse non avremmo potuto modificare il testo iniziale. Infatti, questo testo iniziale era stato criticato da destra e da sinistra e dal centro su alcuni aspetti particolari, non certo sugli aspetti fondamentali, che riguardano gli investimenti complessivi, il costo complessivo quindi della manovra. Molti colleghi si sono soffermati sui principali emendamenti, soprattutto su quello fiscale, che i relatori Brunetta e Baretta, ai quali vanno tutta la nostra riconoscenza e ringraziamento, hanno insieme proposto alla Commissione che ne ha preso atto a stragrande maggioranza e lo ha approvato. Tale emendamento fiscale ha abrogato il tetto e la franchigia su deduzioni e detrazioni, ha soppresso l’aumento dell’IVA previsto dal 10 all’11 per cento, ha incrementato le detrazioni fiscali per i figli a carico – 180 euro per ciascun figlio – con una spesa prevista di un miliardo di euro. È stato previsto un incremento dei fondi destinati alla produttività. È stato costituito un fondo per l’eliminazione dell’IRAP per i lavoratori autonomi, con una spesa di 300 milioni di euro, mentre 700 milioni sono stati investiti per l’IRAP sul lavoro. Leggi Tutto »

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Nov 22 2012

Dichiarazioni di voto dell’On. Misiti (Grande Sud-PPA) sulla questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione dell’articolo 3 del disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)”

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Signor Presidente, il gruppo Misto-Grande Sud ha sempre votato la fiducia al Governo quindi le tre votazioni odierne sulla questione di fiducia sono state da noi sostenute tutte favorevolmente. Dobbiamo però osservare che ci troviamo in una situazione anomala. La Camera legifera sulla base di una discussione ristretta, nel chiuso di una o due Commissioni permanenti, la V e spesso la VI Commissione, mentre tutte le altre sono relegate ad esprimere pareri che quasi mai vengono considerati nella stesura finale dei maxiemendamenti. Questo nuovo metodo di fare le leggi non ci piace, come non ci piaceva quando si facevano prendere la mano i precedenti Governi nella stessa direzione. Non abbiamo potuto correggere errori commessi dallo stesso Governo, per esempio il caso degli esodati e nemmeno abbiamo potuto aggiungere buone norme utili al Paese. Sul provvedimento in esame il Governo non ha avuto il successo sperato La V Commissione ha quasi totalmente cambiato il testo rendendolo più vicino agli interessi generali dei cittadini. Leggi Tutto »

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Nov 16 2012

Intervento dell’On. Misiti in Aula sulla legge di stabilità

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AURELIO SALVATORE MISITI. Signor Presidente, al termine di una lunghissima e tormentata seduta la V Commissione (Bilancio) ha approvato questo disegno di legge di stabilità; una maratona che è stata necessaria e che ha visto anche una dialettica molto dura, tant’è vero che su due emendamenti importanti il Governo aveva dato parere contrario ed è stato battuto dalla Commissione stessa. Certo c’è stata la collaborazione anche del Governo per poter modificare un testo che era stato criticato appena uscito da palazzo Chigi.

Era stato criticato da destra e da sinistra, anche in parte dal centro dello schieramento politico e comunque non era criticato su un aspetto importante, cioè sugli investimenti complessivi, sul costo complessivo della manovra o disegno di legge di stabilità.

Certo, molti colleghi si sono soffermati sui principali emendamenti, soprattutto su quello fiscale, che i relatori, Renato Brunetta e il collega del PD, Baretta, hanno insieme proposto alla Commissione, che ne ha preso atto a stragrande maggioranza e lo ha approvato. Leggi Tutto »

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Ott 30 2012

Intervento dell’On. Misiti in Aula durante la discussione del disegno di legge su: “ Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione

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Signor Presidente, una legge sulla prevenzione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione nel nostro Paese si è resa necessaria da tempo ed è anche indispensabile visti i gravissimi episodi che sempre più spesso si verificano.
Le classifiche internazionali – le hanno citate altri interventi – ci collocano ai primi posti, nel mondo sviluppato, per reati di questa natura. Quindi le misure che sono state introdotte, soprattutto quelle volte alla prevenzione e ad una maggiore repressione, rispetto al passato, di tali reati, sono numerose. Tra queste spiccano alcune, che sono state citate dai relatori e che effettivamente, in qualche caso, sono anche nuove.
La prima, a mio avviso, importante misura è relativa alla trasparenza negli appalti pubblici. Badate che questo è un problema enorme, perché è molto diffusa la mancanza di trasparenza negli appalti pubblici, che significa una perdita enorme di credibilità internazionale e, se questa trasparenza non c’è, comporta una perdita enorme per le casse dello Stato, per l’erario, se gli appalti pubblici non vengono portati a conoscenza dell’opinione pubblica e soprattutto di coloro i quali devono partecipare alle gare. Leggi Tutto »

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