Lug 29 2013

ATTESA PER BERLUSCONI!

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silvio berlusconiLa Cassazione si pronuncerà domani sul processo mediaset. Qualunque sia il verdetto e quale che sia il comportamento del Presidente Berlusconi nei riguardi della sentenza, se la condanna venisse confermata il Governo non reggerebbe. Non si può pensare, in tempo di pace, che il Capo di uno dei due maggiori partiti di governo venga trattato quasi come un volgare assassino. La reazione degli elettori sarebbe comunque devastante. Per il bene del paese e anche per i risvolti umani verso un uomo, che può avere dei difetti ma che ha avuto e continua ad avere un grande ruolo in Italia nella società politica e in quella civile, Iddio illumini i giudici della Cassazione e si eviti l’oltraggio all’immagine dell’Italia nel mondo.

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Apr 30 2013

GOVERNO – MISITI: IL SUD E’ NELL’AGENDA COME IL NORD? VEDREMO

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GOVERNO LETTALE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE LETTA, PER QUANTO PRUDENTI E SCARSAMENTE DETTAGLIATE, PRESENTANO UNA INTERESSANTE SPECIFICAZIONE SUL MEZZOGIORNO QUANDO AFFERMANO CHE SENZA CRESCITA AL SUD IL PAESE NON PUO’ USCIRE DALLE ATTUALI DIFFICOLTA’ ECONOMICHE.

IL NORD DEVE RIPARTIRE MA DA SOLO NON SARA’ IN GRADO DI SALVARE L’ITALIA.

E’ NOTO CHE IL SUD POSSIEDE LE POTENZIALITA’ IN TERMINI DI RISORSE UMANE E, AGGIUNGO ANCHE MATERIALI, PER FARE RIPARTIRE LA SUA ECONOMIA MA ESSE RIMANGONO INESPRESSE FINCHE’ LA SUA CLASSE DIRIGENTE NON SARA’ CULTURALMENTE PREPARATA AL GRANDE SALTO DALL’ASSISTENZIALISMO ALL’AUTONOMIA ECONOMICA.

I PARTITI DI MAGGIORANZA DEVONO ATTUARE LE PAROLE DI LETTA, ATTRAVERSO IL SOSTEGNO PIENO AI PROVVEDIMENTI GOVERNATIVI CHE VANNO IN QUELLA DIREZIONE.

INOLTRE ESSI STESSI DOVRANNO SUPERARE TABU’ CHE IMPEDISCONO DI ELIMINARE LE RIGIDITA’ DEL “VECCHIO” SINDACATO IN TERMINI DI CONTRATTI TERRITORIALI, ABBANDONANDO LA PARTE ECONOMICA DEL CONTRATTO NAZIONALE PER TENER CONTO DELLE CARATTERISTICHE SOCIALI ED ECONOMICHE DELLE SINGOLE REGIONI.

IL SUD VA INCORAGGIATO A COMPLETARE LE PROPRIE INFRASTRUTTURE E NELLO STESSO TEMPO AD APRIRE MIGLIAIA DI PICCOLI CANTIERI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA NEI SETTORI SISMICO, IDROGEOLOGICO, EDILE, STRADALE E FERROVIARIO.

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Apr 04 2013

IL PROGRAMMA E IL GOVERNO

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Napolitano con i saggiNon vi è alcun dubbio che gli uomini scelti da Napolitano a far parte dei due gruppi di lavoro appartengano alle tre aree politiche rappresentate da Berlusconi Bersani Monti e che essi non dovrebbero avere difficoltà a trovare una sintesi condivisa di un programma minimo di 4-5 punti comuni alle tre coalizioni.

La scelta del Quirinale quindi tende a escludere la componente grillina. Cio’potrebbe favorire un accordo tra queste tre forze politiche,che insieme fanno il 70% degli elettori italiani , non solo per formare il nuovo Governo ma anche eleggere insieme il nuovo capo dello Stato. Le basi di un simile accordo possono essere gettate oggi nel previsto incontro Berlusconi -Bersani, a cui può influire ancora una volta positivamente il Presidente della Repubblica anche con una sua disponibilità a guidare l’Esecutivo, da cui per il bene della Patria nemmeno Grillo potrebbe sfilarsi. Abbiamo la fondata speranza che, viste le gravissime difficoltà in cui si trova il Paese, il buon senso prevalga.

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Mar 31 2013

MISITI: SOLO NAPOLITANO UNISCE GLI ITALIANI

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NapolitanoSi deve concordare con il Presidente della Repubblica che rifiuta una sua rielezione perché non si può lavorare al Quirinale fino all’età di 95 anni. Ma Egli ieri si è reso conto che l’Italia si è politicamente impantanata e solo lui è in grado di estrarla dalle sabbie mobili.
Lasci pure vivere il Governo Monti fino alla elezione del nuovo Capo dello Stato,il quale chiami Napolitano a guidare il Governo per sei mesi-un anno per approvare le leggi che i due gruppi di saggi suggeriranno.
Il sacrificio del Presidente di un ulteriore anno di lavoro consentirà nuove elezioni in un clima più sereno, che dovrebbero consentire al Paese di uscire dalla crisi.

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Mar 23 2013

MISITI: SI ARRIVI SUBITO AL GOVERNO DEL PRESIDENTE

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presidente Napolitano

palazzo Chigi

L’Italia in recessione non può permettersi il lusso delle liturgie della prima Repubblica come sembra voglia fare il pre incaricato on. Pierluigi Bersani.
Ha proprio ragione Matteo Renzi: il risultato elettorale ha espresso tre minoranze, che per governare devono necessariamente accordarsi tra loro.
Ma poiché una di esse non vuole dare la fiducia se non a se stessa non rimane altro che formare subito un Governo che,con il sostegno di PD, PDL e dei montiani,possa proporre e far approvare la nuova legge elettorale, l’abolizione o la riduzione drastica dei rimborsi elettorali,la riforma della Costituzione abolendo le province e il bicameralismo perfetto , i provvedimenti per la ripresa economica come i piani organici sui lavori pubblici di manutenzione straordinaria antisismica e difesa idrogeologica.
Con un Governo di scopo di questo tipo, guidato da una personalità prestigiosa come ad esempio l’attuale Presidente della Repubblica, si può tornare alle urne in concomitanza con le elezioni europee, sicuri di aver superato il tunnel dell’antipolitica.
Una scelta così coraggiosa consentirebbe all’Italia di premere con successo su Bruxelles per modificare profondamente la linea pro tedesca dell’Unione, rendendo più forte la moneta e rafforzando sensibilmente il suo ruolo politico in campo mondiale.

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Mar 16 2013

MISITI: LUCE IN FONDO AL TUNNEL O PERIRE

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berlusconiMonti

 

PD A RENZI, TEMA FINANZIAMENTO E' GIA' IN 8 PUNTI

I tre partiti, che sostanzialmente hanno governato insieme nell’ultimo anno e che hanno ottenuto il 70 per cento dei voti nelle recenti elezioni politiche, si stanno scavando la fossa con le loro mani; litigano tra loro come da tradizione senza accorgersi che così facendo si troveranno nel prossimo futuro agli ordini di un fanatico assolutista e dittatore di nome e cognome Gianroberto Casaleggio. Costui ha già scritto cosa vuole fare in Italia e nel Mondo; tra i suoi obbiettivi vi e’ quello della riduzione della razza umana da sette a un solo miliardo di persone, come si può leggere nel suo blog. Usa Grillo per sperimentare le sue farneticanti teorie per poi estenderle dall’Italia agli altri paesi attraverso la rete, che in futuro sarà l’unico vero strumento di comunicazione sul pianeta. Vuole rifare subito le elezioni politiche con la stessa legge elettorale per ottenere il primo posto e così governare a suo modo: no giornalisti italiani, no Rai , no euro, no Europa, no TAV, no termovalorizzatori, no rigassificatori etcetera.
L’Italia sprofonderebbe così in un vero e proprio abisso.
Ogni persona di buonsenso a questo punto non può non essere d’accordo sulla necessità assoluta di arrivare subito a un governo senza i grillini, guidato da una grande persona esterna alla diatriba politica, per fare alcune riforme indispensabili e tornare così a nuove elezioni in concomitanza con le elezioni europee.
Se Bersani, Monti e Berlusconi scegliessero questa via si dimostrerebbero statisti di prim’ordine.

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Mar 12 2013

MISITI: ABBANDONARE LE POLEMICHE E FORMARE UN GOVERNO DI SCOPO

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napolitano-324x230Il risultato delle elezioni politiche non consente di formare un governo con una maggioranza omogenea per l’intera legislatura. Va quindi seguita una strada non consueta perché il paese non puo’attendere oltre:c’è necessità infatti di un governo che affronti in Parlamento l’emergenza sociale e le tre riforme indispensabili concernenti la legge elettorale con una buona percentuale di preferenze,la riduzione drastica dei rimborsi elettorali con abolizione totale per i partiti che scelgono finanziamenti privati con relative detrazioni fiscali,il superamento del bicameralismo perfetto e il dimezzamento del numero dei parlamentari.

Realizzato questo programma minimo si ritorni a votare insieme alle elezioni europee del 2014 per avere un quinquennio di ulteriori riforme e di sviluppo che porti al superamento degli squilibri sociali e territoriali del nostro paese.

Tra i politici purtroppo nessuno ha il prestigio per guidare un simile governo se non il Presidente della Repubblica che fra qualche settimana sarà semplice Senatore a vita e allora affidiamoci a lui.

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Dic 22 2012

Consultazioni del Capo dello Stato, Misiti a Napolitano: “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”.

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GOVERNO: GRUPPO MISTO, CONTRIBUTO MONTI NON VA DISPERSO =
(AGI) – Roma, 22 dic. – “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”. Lo ha detto il vicepresidente del Gruppo Misto della Camera dei deputati, Aurelio Misiti, dopo avere incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha avviato le consultazioni dopo le dimissioni del premier Mario Monti. Sulla stessa linea il presidente del Gruppo Misto del Senato, Giovanni Pistorio, che ha sottolineato l’esperienza di governo “importante” ed ha aggiunto la necessita’ che la politica di rigore ed equita’ continui anche nella prossima legislatura. “Auspichiamo che si formi un’area politica che dia corpo a questa prospettiva” e che sia il piu’ possibile solida.

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Dic 19 2012

Dichiarazione di voto finale dell’On. Aurelio Misiti (Grande Sud-PPA) sul disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale

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Signor Presidente, questo decreto-legge ha le caratteristiche di necessità e urgenza più di ogni altro in quanto si riferisce alla sopravvivenza del nostro sistema industriale e manifatturiero. L’Italia ha questo punto di forza che non deve disperdere: un sistema manifatturiero solo di poco secondo a quello della Germania. Distruggere questo, con decisioni basate su dati e considerazioni non supportati da studi approfonditi con risultati certi, sarebbe un gravissimo errore della classe dirigente italiana e in questa ci metto anche la magistratura. Bene ha fatto il Governo a provvedere, con decreto-legge, a dare valenza di legge all’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e a mobilitare tutto il Paese a favore del sistema industriale italiano. Qualcuno osserva che vi sarebbe uno strappo rispetto ai poteri della magistratura. Io ritengo, invece, che superare il sequestro operato da un magistrato, che aveva agito per mancanza di una normativa adeguata, sia un elemento a favore della magistratura che così concorre, insieme alle altre istituzioni, al bene del Paese.
Grande Sud-PPA, pertanto, nel solco tracciato dal dibattito parlamentare sull’informativa del Ministro Clini, si schiera con convinzione a favore del decreto-legge, votandolo. Nel decreto-legge vi è un provvedimento a favore della sanità di Taranto che vale 10 milioni di euro all’anno fino al 2015, che ci sembra particolarmente importante. Il decreto-legge salvaguarda anche l’ambiente imponendo alla società interventi di risanamento e di recupero da almeno 3 miliardi di euro, da considerare investimenti produttivi a tutti gli effetti. Partendo dal caso Ilva, entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione, il Governo deve adottare una strategia industriale per la filiera produttiva dell’acciaio.
Altro aspetto fondamentale è costituito dalle iniziative finalizzate ad assicurare la massima trasparenza per i cittadini italiani. Siamo comunque consapevoli che l’industria siderurgica, in Europa e nel mondo, comporta effetti negativi sull’ambiente e sul territorio. Tutti questi casi vanno seguiti con attenzione dagli Stati affinché si possa conoscere il contributo di questo settore all’inquinamento ambientale e quanto, invece, deriva da altre fonti inquinanti che, al contrario, l’uomo e le istituzioni molto spesso tendono a nascondere. Per quanto sinteticamente detto prima e sulla base della lettera e del significato, anche teorico-pratico, del decreto-legge che oggi votiamo, ci sarà certamente un provvedimento di scarcerazione della dirigenza di Ilva, che non sarebbe più spiegabile, ammesso che prima lo fosse.
Egregio Presidente, egregio Ministro, i dieci deputati di Grande Sud-PPA voteranno compatti la legge di conversione del decreto-legge sull’Ilva che dimostra la civiltà a cui è pervenuto il nostro Paese

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Dic 12 2012

Dichiarazione di voto dell’On. Aurelio Misiti, capogruppo Grande Sud-PPA, sulla fiducia posta dal Governo sul dl Sviluppo

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Signor Presidente, questo decreto-legge, già approvato dal Senato, ci offre l’occasione per alcune fondamentali osservazioni sulla conclusione anticipata della XVI legislatura. Non c’è dubbio che tredici mesi fa il passo indietro dell’allora Presidente del Consiglio abbia portato a un Governo voluto dal Presidente della Repubblica che anche i membri del precedente Esecutivo hanno sostenuto con lealtà per il bene dell’Italia. Avremmo voluto, così come l’avrebbe desiderato il senatore Mario Monti, un Governo politico e non tecnico, come hanno deciso i partiti maggiori.
Non ci sbagliavamo: i risultati e le attuazioni delle leggi volute dal Presidente Monti non sono stati all’altezza della situazione drammatica in cui il Paese si è trovato. Noi di Grande Sud abbiamo dato la fiducia a Monti per quello che ha rappresentato in campo internazionale e per alcune scelte di politica economica che hanno avuto il merito di calmare i mercati e di porre i nostri conti pubblici in sicurezza, strutturalmente e non con esercizi ragionieristici.
Avremmo invece negato volentieri il voto positivo all’operato di alcuni Ministri che, con piglio da direttori burocrati, hanno insistito su temi come il caso degli esodati, l’articolo 18 e tanti altri provvedimenti settoriali che hanno allontanato la prospettiva della ripresa economica alienandosi per giunta anche la fiducia dei cittadini.
Oggi per la seconda volta votiamo un provvedimento denominato «sviluppo» tendente a farci uscire dalla grave crisi finanziaria, economica e occupazionale, ed è veramente grave che i limiti sopra richiamati dell’Esecutivo hanno condotto alle dimissioni del Presidente Monti che pure si è dimostrato efficace come rappresentante dell’Italia in Europa e nel mondo. Noi lo sosterremo anche oggi, l’abbiamo sempre sostenuto e a maggior ragione oggi perché si chiede la fiducia su un tema fondamentale, cioè sulla creazione delle condizioni favorevoli per le attività imprenditoriali contraddistinte da un elevato contenuto tecnologico.
L’agenda digitale su scuola, sanità e giustizia costituisce un salto di qualità che, se realizzato, porterà l’Italia a ridurre drasticamente le inutili burocrazie imperanti negli uffici pubblici italiani. Ci vorrà molto tempo per realizzare in concreto quanto previsto dalla norma ma gli italiani, anche quando sono indietro, riescono sempre a recuperare rispetto a tutti gli altri popoli dei Paesi sviluppati.
Da rappresentanti dei popoli meridionali, non possiamo tacere sull’introduzione di norme relative ai rapporti contrattuali tra la società Stretto di Messina e il general contractor che è l’Eurolink: attenzione perché queste norme contribuiranno a rendere inaffidabile il nostro Paese di fronte al mondo delle imprese internazionali. Sulle infrastrutture non possiamo condividere l’approccio del decreto-legge che, così com’è, favorisce solo le grandi opere. Oggi avremmo bisogno invece di investimenti per migliaia di piccole e medie opere per far vivere le piccole e medie imprese del settore e avviare quindi la ripresa dell’economia. Ci sono i necessari lavori, diffusi in tutto il territorio, sulla sicurezza sismica e quella idrogeologica, nonché la manutenzione straordinaria delle opere d’arte, stradali e ferroviarie, ma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha fatto nulla al riguardo e lo stesso Governo non ha mai proposto un piano di questo genere.
Tuttavia qualcosa oggi portiamo a casa con questo decreto-legge e, pertanto, Grande Sud, consapevole dell’importanza di quanto contenuto nel decreto-legge – anche se sarà di difficile attuazione – voterà convintamente la fiducia sia al Governo sia al testo stesso del decreto-legge in discussione.

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