Dic 06 2012

GOVERNO: GRANDE SUD, DA ORA SI’ FIDUCIA NON A SCATOLA CHIUSA

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(ANSA) – ROMA, 6 DIC – ‘Grande Sud, che finora ha sempre accordato la fiducia a Monti, pur distinguendosi spesso sui contenuti delle leggi, da oggi in avanti, in modo piu’ stringente che in passato, regolera’ la propria posizione in base a precisi parametri di interesse dei cittadini centromeridionali del Paese’. Lo ha deciso l’assemblea dei deputati e senatori di Grande Sud, che nella seduta odierna ha esaminato la situazione politica e quella sociale, alla luce delle ultime iniziative del Governo e dei maggiori partiti del Paese.
‘In relazione alle iniziative del Governo e’ stata vista negativamente la mancanza di proposte concrete per avviare la ripresa economica e l’aumento dell’occupazione con particolare riferimento al Sud Italia. Questo fatto estremamente grave in quanto il Presidente Monti piu’ volte ha annunciato di vedere una luce in fondo al tunnel, ha eroso in modo consistente la fiducia dei cittadini verso l’Esecutivo e in generale verso la politica, che non puo’ non preoccupare i parlamentari piu’ consapevoli’, afferma una nota al termine della riunione.
I gruppi hanno anche discusso la preparazione del partito in vista delle elezioni regionali e nazionali di primavera: ‘Data per scontata la crisi dei partiti tradizionali e stante l’onda di antipolitica che porta il cittadino ad allontanarsi dalle Istituzioni, Grande Sud e’ del parere che le prossime elezioni si debbano caratterizzare per una ripresa del rapporto positivo tra cittadini e la politica’, conclude la nota. (ANSA).

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Lug 25 2012

Dichiarazione di voto finale dell’on. Aurelio Misiti (Grande SUD-PPA) sulla fiducia posta dal Governo per la “Conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese”

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Signor Presidente, i deputati di Grande Sud hanno già votato la fiducia e voteranno anche sul provvedimento favorevolmente.
Finalmente la Camera si occupa di sviluppo economico dopo circa due anni in cui ha discusso e approvato manovre finanziarie e tagli come prima difesa dalle ondate della crisi che hanno rischiato di travolgerci. Questo atteso decreto-legge, pur rappresentando un parziale piano per la crescita, è sempre positivo perché tende ad aiutare le piccole imprese, a facilitare l’accesso al credito, a ridurre i tempi burocratici, e fa un serio tentativo per incrementare la realizzazione di infrastrutture utilizzando nuovi strumenti messi a disposizione come i project bond. Nel Capo IX, con l’articolo 60, si affronta anche un tema decisivo per il futuro del Paese, cioè le misure per la ricerca scientifica e tecnologica, che riguardano la ricerca fondamentale di base, la ricerca industriale, e anche lo sviluppo sperimentale.
Il decreto-legge interviene nel settore energetico, sia per la realizzazione infrastrutturale, sia per la regolazione del mercato. In particolare, va segnalata l’importanza strategica delle facilitazioni introdotte dalle Commissioni riunite nella realizzazione dei rigassificatori, che ci daranno non solo il gas di cui abbiamo bisogno a più buon mercato, ma ci renderanno meno dipendenti e meno vulnerabili dai Paesi fornitori attraverso gasdotti fissi.
Va segnalato, inoltre, il potere sanzionatorio in materia di made in Italy, al fine di prevenire le frodi, soprattutto nel Pag. 232campo alimentare, dove più forte è la concorrenza con i paesi del sud del Mediterraneo e con la Cina.
Signor Presidente, voglio sottolineare con forza la positività del Capo 10-bis, che introduce misure per la ricostruzione de L’Aquila, martoriata, e i paesi del cratere, anch’essi colpiti dal terremoto del 2009. Con questo decreto-legge, L’Aquila e gli altri comuni colpiti possono avviare la ricostruzione dei centri storici. In particolare, quello de L’Aquila è unico per la valenza monumentale e per la vastità del necessario intervento. Dopo tre anni preparatori, abbiamo oggi la possibilità di chiudere lo stato d’emergenza e avviare finalmente la reale ricostruzione. La norma precedente risentiva della criticità del post terremoto e di fatto non ha consentito, nonostante il Governo di allora avesse stanziato cospicui fondi, di ricostruire il grande centro storico, di 70 ettari. C’è da ricordare che una città come L’Aquila non era stata mai colpita da un simile sisma, dopo Reggio Calabria e Messina, nel 1908. Quindi, ci troviamo in una posizione particolare, che spiega anche i ritardi. Da oggi in poi, dopo l’approvazione definitiva di questo provvedimento, saremo di fronte al più grande cantiere edile del Paese, con effetti estremamente positivi sull’economia dell’Abruzzo e delle zone limitrofe.
Come ho detto prima, noi voteremo questa legge di conversione. Caro Presidente, il Governo va sostenuto, non va tenuto isolato dal Paese e va anche rafforzato, proprio per gli attacchi speculativi sull’Italia e, se è necessario, la politica ci deve mettere le mani direttamente attraverso anche, come un tempo si faceva, l’immissione di personaggi politici che possano collegare il Governo al Parlamento, ai sindacati, al territorio, ai comuni, all’associazione dei comuni e alle regioni. Quindi, noi abbiamo bisogno di un Governo forte che porti l’Italia fuori da questa situazione di crisi e possa portare gli italiani al voto nel tempo stabilito e cioè ad aprile 2013.

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Giu 26 2012

Lavoro: Misiti, Grande Sud vota si’ a fiducie ma a Meridione serve altro

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(ASCA) – Roma, 26 giu – ‘Grande Sud votera’ si’ alle quattro fiducie chieste dal governo sul ddl lavoro. Lo facciamo esclusivamente per senso di responsabilita’. In un momento cosi’ delicato, indebolire ancora di piu’ il governo significherebbe ridurne l’autorevolezza ai tavoli europei e mondiali nei quali si discutono le strategie di crescita da contrapporre al perdurare della crisi’. Lo annuncia, in una nota, il capogruppo di Grande Sud a Montecitorio Aurelio Misiti.
‘Sul piano dei contenuti – spiega l’esponente del movimento arancione – e’ nostra convinzione che il ddl non modifichera’ piu’ di tanto il quadro a tinte scure che caratterizza il mondo del lavoro al Sud. I miglioramenti, qualora ci fossero, sarebbero modesti. Proprio per questo – aggiunge – chiediamo al governo di agire, con un nuovo provvedimento ad hoc, per rendere piu’ libero e concorrenziale il sistema dell’occupazione nel Meridione’.
Per Misiti ‘le imprese e i capitali italiani non debbono essere costretti ad emigrare in Croazia, Romania, Albania o Turchia ma devono essere attirati dalle condizioni favorevoli del Sud, in termini di ridotta burocrazia e di contratti regionali integrativi. In altre parole – conclude il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati -, va superato il vecchio contratto nazionale di lavoro mantenendo tale solo la parte giuridica, mentre per quella economica vanno tenuti presenti tutti gli elementi sociali dei territori, che comporterebbero cosi’ una drastica riduzione dei costi delle imprese rispetto a quelle operative nel centro-nord dell’Italia’.

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Nov 26 2010

GOVERNO: MPA, PIANO PER SUD SEGNALE POSITIVO, SU FIDUCIA VALUTEREMO. MISITI, PASSO AVANTI, FINALMENTE QUESTIONE MERIDIONALE IN AGENDA

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Roma, 26 nov. – (Adnkronos) – ‘Il segnale da parte del governo e’ positivo. Noi abbiamo votato la fiducia sulla base del programma in cinque punti e oggi vediamo un passo in avanti’. Lo dice all’ADNKRONOS il portavoce del Movimento per le autonomie, Aurelio Misiti commentando il Piano per il Sud varato oggi dal Consiglio dei ministri.

‘C’e’ buona volonta’ -ammette l’esponente dell’Mpa- e globalmente il Piano e’ positivo, ma su alcune questioni dovremo non solo vigilare, ma anche proporre le nostre opinioni con gli alleati del centro’. Sul voto del 14 in Parlamento l’esponente autonomista non si sbilancia: ‘Decideremo il primo dicembre nel comitato federale. Terremo conto -dice- anche delle opinioni di Fli, Udc e Api’.

Il portavoce degli autonomisti non nasconde alcune riserve sulle misure varate dal governo. Se da una parte ‘finalmente la questione meridionale viene inserita nell’agenda di governo’, dall’altra Misiti fa notare che ‘c’e’ scarsa sostanza in quanto i fondi previsti sono fondi gia’ destinati al Mezzogiorno d’Italia’. Ad esempio ‘sulle infrastrutture non si dice niente di nuovo perche’ non si procede allo studio dell’alta velocita’, ma solo a un adeguamento ferroviario.
Invece e’ positivo che si avvii una procedura per la quale le piccole banche locali possono finanziare le piccole e medie imprese’.

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Nov 19 2010

FINANZIARIA: CAMERA; MPA, VOTIAMO SI’ FINO A 14 DICEMBRE

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(ANSA) – ROMA, 19 NOV – ‘Il nostro grande senso di responsabilita’ istituzionale e i risultati ottenuti in commissione bilancio dai parlamentari del Movimento per le Autonomie e di Futuro e Liberta’, ci permettono di votare il bilancio dello stato, la legge di stabilita’ finanziaria e allo stesso tempo garantire la sopravvivenza del governo sino al 14 dicembre’. Lo ha detto nell’Aula della Camera Aurelio Misiti, portavoce nazionale dell’Mpa, in dichiarazione di voto sulla Legge di Stabilita’.

‘L’Italia – spiega – sta fronteggiando la crisi con provvedimenti finalizzati alla messa in sicurezza dei conti pubblici ma non riesce ancora a programmare un valido strumento di stimolo per lo sviluppo economico e la ripresa produttiva.

Altri stati, pur avendo un debito pubblico basso, hanno comunque tagliato drasticamente la spesa pubblica poco produttiva per riversarla nei settori chiave dell’economia, aumentando cosi’ la competitivita’ e di conseguenza il prodotto interno lordo. In Italia la ripresa economica puo’ essere stimolata da un grande piano per il Mezzogiorno che, stante la situazione debitoria del nostro paese, sara’ varato solo con le risorse rese disponibili dai risparmi sulla spesa pubblica corrente e improduttiva, a cui vanno aggiunti i fondi strutturali italiani ed europei’, conclude.

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Nov 18 2010

Misiti al Corriere della Sera: MPA voterà compatto la sfiducia

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Nov 12 2010

GOVERNO: MISITI, MPA LASCIA ESECUTIVO INSIEME A FLI

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ANSA) – ROMA, 12 NOV – Il Movimento per le Autonomie, nei tempi concordati con Futuro e Liberta’, uscira’ dal governo Berlusconi. Cosi’ il portavoce nazionale Aurelio Misiti.

MPA – spiega – ritiene indispensabile la formazione di un nuovo governo che risponda alle aspettative della maggioranza degli italiani realizzando un programma di fine legislatura che, partendo da un piano di sviluppo per il sud, sia capace di superare la fase pur necessaria di difesa dei conti pubblici e di avviare una politica a sostegno delle famiglie e delle imprese. 

In questo quadro – prosegue Misiti – il Mezzogiorno si dovra’ assumere la responsabilita’ di cancellare ogni residuo di cultura dell’assistenzialismo e partecipare attivamente alla trasformazione federalista dello stato, migliorando le attuali normative di stampo esclusivamente leghista.

Cio’ – conclude – comporta la ripresa di fiducia dei cittadini verso le istituzioni che si fonda anche sulla riforma dell’attuale legge elettorale.

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Giu 11 2010

Intercettazioni: Misiti (MPA), PdL avvisato necessità non escluderci

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(ASCA) – Roma, 10 giu – ‘I senatori del PdL Battaglia, D’Ali’, Firrarello, Galioto, Vicari e Vizzini stigmatizzano il comportamento del MPA al Senato, perche’ si e’ astenuto dal votare la fiducia al Governo sul DDL intercettazioni. Nei giorni scorsi – ha dichiarato Aurelio Misiti, portavoce nazionale del MPA – avevamo piu’ volte avvertito che nelle decisioni di maggioranza andavano coinvolti i senatori del Movimento per le Autonomie, al fine non solo di migliorare il testo attraverso emendamenti ispirati dalla lotta alla mafia tramite lo stesso procuratore nazionale, ma anche di evitare il ricorso alla questione di fiducia, che ha rappresentato il maggior ostacolo all’introduzione dei miglioramenti auspicati dal MPA’.

‘Non ci si puo’ lamentare quindi – ha evidenziato con forza il portavoce nazionale del MPA – dell’assenza dei senatori del MPA solo al momento del voto, quando invece e’ normale per il PdL escludere il Movimento per le Autonomie da ogni confronto sui temi principali discussi all’interno della maggioranza. Pertanto – conclude Misiti – le critiche dei su nominati senatori vanno riportate ai mittenti’.

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Giu 09 2010

Intercettazioni: Misiti, MPA non voterà fiducia a DDL se non saranno accolte nostre richieste

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Se il Governo dovesse mantenere l’intenzione di porre la fiducia sul Ddl intercettazioni con la formulazione in questo momento in discussione, il Movimento per le Autonomie si troverà costretto a determinare con severità l’atteggiamento da tenere in Aula.

È quanto dichiara l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale MPA.

Purtroppo – evidenzia Misiti – sino ad oggi non c’è stata la possibilità di un reale confronto di merito all’interno della maggioranza, ma noi riteniamo che ci siano ancora le condizioni per inserire nella legge i contenuti dei nostri emendamenti, che rispecchiano anche le indicazioni che il procuratore Pietro Grasso ha esposto nel corso della sua audizione in Commissione antimafia.

Un movimento come il nostro, radicato soprattutto nelle regioni meridionali, dove più forte e soffocante è la presenza della criminalità, non può rinunciare a condurre al fianco dei magistrati e delle forze dell’ordine una battaglia per ostacolare ogni strumento che rischi di ridurre l’efficacia della lotta alla criminalità organizzata.

Se il nostro appello continuerà a non ottenere risposta – conclude Misiti – il Movimento per le autonomie dovrà valutare l’opportunità di astenersi dal partecipare all’approvazione di un provvedimento che, sebbene parzialmente migliorato dall’azione del Presidente della Camera, non risulta idoneo a combattere la mafia.

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Ott 04 2007

Finanziaria: per evitare fiducia opposizione proponga, oltre a criticare

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“Gli osservatori più attenti del lavoro parlamentare affermano che, per evitare il ‘voto di fiducia’ su una legge, come ad esempio la Finanziaria, occorra il verificarsi di due condizioni: la modifica in senso europeo dei regolamenti delle camere e un’opposizione moderna, che critichi si, ma proponga anche soluzioni positive senza ostruzionismi”. Ad affermarlo è Aurelio Misiti, deputato dell’Italia dei Valori. Leggi Tutto »

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