Nov 22 2012
Dichiarazioni di voto dell’On. Misiti (Grande Sud-PPA) sulla questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione dell’articolo 3 del disegno di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)”
Signor Presidente, il gruppo Misto-Grande Sud ha sempre votato la fiducia al Governo quindi le tre votazioni odierne sulla questione di fiducia sono state da noi sostenute tutte favorevolmente. Dobbiamo però osservare che ci troviamo in una situazione anomala. La Camera legifera sulla base di una discussione ristretta, nel chiuso di una o due Commissioni permanenti, la V e spesso la VI Commissione, mentre tutte le altre sono relegate ad esprimere pareri che quasi mai vengono considerati nella stesura finale dei maxiemendamenti. Questo nuovo metodo di fare le leggi non ci piace, come non ci piaceva quando si facevano prendere la mano i precedenti Governi nella stessa direzione. Non abbiamo potuto correggere errori commessi dallo stesso Governo, per esempio il caso degli esodati e nemmeno abbiamo potuto aggiungere buone norme utili al Paese. Sul provvedimento in esame il Governo non ha avuto il successo sperato La V Commissione ha quasi totalmente cambiato il testo rendendolo più vicino agli interessi generali dei cittadini. Il pericolo in questo momento è proprio quello di avere un Governo lontano dal comune sentire degli italiani. Sarebbe deleteria l’immagine dell’Italia all’estero se il Governo venisse sconfitto in Aula e ciò potrebbe accadere se non ci saranno aggiustamenti e contromisure. Quali contromisure? Ma è ovvio! Ci dobbiamo muovere verso una fase di sostegno allo sviluppo, lasciando alle spalle il terribile periodo di austerity imposto dall’Europa facendo così arricchire i Paesi più forti. Nel merito del provvedimento ci siamo pronunciati favorevolmente in sede di discussione sulle linee generali cui rimandiamo per la lettura. Il lavoro dei relatori Baretta e Brunetta ha avuto successo. Il testo è cambiato è diventato un provvedimento più vicino agli interessi dei cittadini meno abbienti con le modifiche delle IVA e dell’IRPEF, più accettabile dalle famiglie e dalle imprese su cui si interviene con l’istituzione di due fondi, uno per la famiglia e l’altro per le imprese. In definitiva, a parte la fiducia scontata che il gruppo Misto-Grande Sud, signor Presidente, darà al Governo, il nostro voto è favorevole soprattutto per i nuovi contenuti inseriti in questo provvedimento dal lavoro parlamentare. Non lo sarebbe stato se fosse rimasto come è uscito da Palazzo Chigi. Infine voglio dire qualcosa in merito alle esternazioni – se permette con molta modestia – che il Presidente del Consiglio spesso fa all’estero, come ormai è uso di tutti i nostri governanti. Ma molto spesso parlando all’estero dell’Italia e dei partiti italiani c’è il rischio oggettivo di essere travisati. Le sue intenzioni sono buone ma le simpatiche riflessioni che fa il Presidente del Consiglio possono diventare qualche volta anche spine nel fianco di chi lo stima e lo vorrebbe ancora alla guida del prossimo Governo, certamente con Ministri politici, dopo le elezioni politiche di marzo, i quali dovrebbero, a mio avviso, valorizzare proprio il lavoro certosino che il Presidente Monti ha dedicato in questo anno a favore del nostro Paese. La credibilità dell’Italia si fa anche basandosi sull’unità di intenti dell’intero Governo, e spesso le dichiarazioni, un po’ interpretate dalla stampa, possono portare danni sia per quanto riguarda le reazioni della Borsa, sia per quanto riguarda la reazione dell’opinione pubblica. Noi crediamo che vada valorizzata tutta la parte positiva che ha fatto questo Governo, che va presa a base dell’impostazione non solo della campagna elettorale, ma dei prossimi Governi del Paese, in modo tale che all’estero, e in particolare in Europa, l’Italia assuma di nuovo quel ruolo che le compete a partire dai primi anni dell’inizio della vicenda europea. Grazie, signor Presidente.
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