Ott 03 2012

Misiti: presentato question time alla Camera sulla fattibilità del “TAV” al Sud Italia

Pubblicato da at 17:00 Categorie Editoriali

Al Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. – Per sapere – premesso che:

le infrastrutture ferroviarie per il Treno ad Alta Velocità – TAV – sono state realizzate o previste in tutto il territorio nazionale escluso quello meridionale al di sotto della provincia di Salerno;

tali infrastrutture sono ritenute fondamentali per gli sviluppi di un sistema ferroviario moderno e simile a quello di Paesi come Francia, Belgio, Spagna e Germania, i quali hanno realizzato “quadruplicamenti” delle linee così come avvenuto e avviene nel Centro-Nord d’Italia;

la mancanza del quadruplicamento ferroviario nella Salerno – Reggio Calabria – Palermo condannerebbe il Mezzogiorno ad una arretratezza di molti decenni rispetto al resto del Paese relativamente al sistema intermodale di trasporto;

un moderno sistema  ferroviario costituisce la struttura portante dello sviluppo industriale del Sud, che si basa sul turismo di massa ed archeologico nonché sull’agroindustria, che necessitano di trasporti efficienti e rapidi sia dal Sud verso il Nord che dal Nord verso il Sud;

il mancato ammodernamento ferroviario, conseguenza anche di una gestione basata su criteri monopolistici e statalisti, non favorisce la concorrenza e quindi in ultima analisi danneggia gravemente l’economia e i cittadini meridionali;

la sinergia tra porto, ferrovie e autostrade consentirebbe di trasferire le merci e soprattutto i semilavorati provenienti dai Paesi emergenti verso il Centro-Nord Italia e il Centro dell’Europa in tempi brevissimi rispetto alla settimana che mediamente impiegano le navi da Gioia Tauro a Rotterdam o Amburgo;

il CNEL ha calcolato in ventotto miliardi di euro il trasferimento dei FAS, destinati per legge al Mezzogiorno d’Italia, verso il resto del Paese per affrontare la crisi finanziaria 2007/2011;

la previsione di spesa per costruire l’infrastruttura ferroviaria ad Alta Velocità tra Salerno e Palermo si aggira, secondo valutazioni realistiche recenti, intorno ai trentasei miliardi di euro, che potrebbero provenire dal recupero, durante la ripresa economica, dei suddetti ventotto e di otto miliardi dai nuovi FAS nella programmazione 2013-2020 –:

se il Governo non ritenga opportuna la predisposizione di un piano pluriennale finalizzato a realizzare nei prossimi quindici anni le infrastrutture ferroviarie per l’Alta Velocità tra Salerno e Palermo, allo scopo di favorire l’annullamento del gap infrastrutturale rispetto al Centro Nord e così contribuire a unificare il Paese anche dal punto di vista economico,
e se allo scopo non ritenga di utilizzare le professionalità esistenti nel Gruppo FS per avviare subito lo studio di fattibilità per i futuri progetti (TAV) al Sud.

 

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