Lug 05 2010

Difesa: Misiti (MPA), no a tagli di bilancio orizzontali

Pubblicato da at 18:22 Categorie Comunicati Stampa

Il bilancio italiano per la difesa è stato sottoposto alla stessa modalità di taglio orizzontale riservata ad altri settori strategici del nostro Paese. Ciò significa che non sono state operate scelte di priorità all’interno di questo comparto, per migliorare l’efficienza delle nostre strutture militari, in coerenza con un nuovo modello di difesa che possa consentire la partecipazione dell’Italia alla costruzione di una forte struttura militare comune europea.

È quanto ha dichiarato l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie, intervenendo alla Camera dei Deputati nel corso del dibattito sulle risorse destinate al settore della difesa.

Le stesse modalità di “risparmio” utilizzate per la difesa – ha sottolineato Misiti – sono state adoperate nel campo degli enti locali e delle regioni, penalizzando fortemente soprattutto le regioni deboli del Mezzogiorno d’Italia.

Per coprire tali decisioni sbagliate il ministro dell’Economia ha pensato di attaccare ingiustamente le regioni del Sud, accusandole di avere sperperato ben 40 miliardi di euro di fondi europei dei 44 disponibili nel triennio 2007/2010. Sappiamo benissimo invece – ha evidenziato il portavoce MPA – che questi fondi, nazionali ed europei, sono bloccati per anni in attesa del via libera del ministero dell’Economia che quindi trattiene le risorse ingiustamente, senza dare alcuna spiegazione se non quella di una ipotetica mancanza di strategia nei progetti presentati dalle regioni meridionali.

Se ciò fosse vero, se le proposte delle regioni fossero ritenute inadeguate, il ministero dovrebbe rigettarle e non attendere mesi ed anni prima di pronunciarsi. In realtà – denuncia Misiti – si tratta di un espediente per trattenere questi fondi presso il ministero dell’economia.

MPA – ha ribadito il portavoce del movimento – si oppone a questa linea tattica, nell’interesse delle regioni meridionali e delle forze armate. Vogliamo denunciare la riduzione dei fondi destinati alla formazione dei nostri militari e alla manutenzione dei mezzi a loro disposizione. Il governo deve superare la logica dei tagli lineari incrementando i fondi necessari al sostegno delle operazioni in corso, per garantire la sicurezza del personale e l’efficacia dell’azione dei contingenti italiani impegnati in operazioni internazionali.

Il Movimento per le Autonomie intende agire in Parlamento affinché l’Unione Europea diventi sempre più punto di riferimento comune per il disarmo e la riduzione dell’armamento nucleare e chiede al governo di intervenire per rafforzare una politica estera e di difesa comune dell’Unione Europea, anche attraverso una maggiore cooperazione tra UE e Nato.

MPA – ha concluso Misiti – chiede al governo di verificare la possibilità di adoperarsi per una concreta attuazione del Trattato di Lisbona, allo scopo di concorrere alla costituzione di uno strumento politico-militare comune dal punto di vista operativo e di conseguire così importanti risparmi sul piano economico.

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