Comunicati Stampa
GOVERNO: MISITI (MPA) RESPINGE AVANCES PDL, NON SONO IN VENDITA. BENE FINI, TERZO POLO FARA’ OPPOSIZIONE RESPONSABILE E COSTRUTTIVA
Roma, 12 gen. – (Adnkronos) – ‘Io non sono in vendita, non sono un numero, sono uno che vuole costruire qualcosa di concreto per il Sud’. Aurelio Misiti smentisce le voci che parlano di un suo possibile ‘tradimento’ a sostegno del governo Berlusconi. Il deputato dell’Mpa ammette un corteggiamento da parte di Silvio Berlusconi in questi giorni (‘E’ vero c’e’ pressing su tutti noi, perche’ l’Mpa faceva parte della maggioranza e ora cercano di portarla di nuovo dentro’) ma ribadisce la sua scelta di aderire al terzo polo anche se con dei distinguo. ‘Ho detto che non volendo il voto anticipato -spiega all’ADNKRONOS Misiti- non possiamo mettere in crisi il governo. Difronte al queste parole tanti hanno fatto varie congetture’.
‘Lo ribadisco -precisa- la verita’ e’ che oggi l’Italia non ha bisogno di una crisi di governo. Se, invece, ci dovesse essere, sara’ piu’ difficile realizzare gli impegni per il Sud promessi dal governo nel suo programma al punto 5 e mai realizzati. Finalmente -dice Misiti- Lombardo e Berlusconi si sono parlati, la mia impressione e’ che il colloquio abbia avuto una base positiva. L’opposizione del terzo polo deve essere costruttiva e mettersi d’accordo con la maggiornza non di volta in volta, ma sin dall’inizio su una serie di obiettivi condivisi, come dice Fini nell’intervista di oggi che parla di un patto di pacificazione. Credo che questa sia la linea giusta’.
‘Io -ricorda- ho votato il federalismo e la legge Gelmini sull’universita’. Tutte le proposte del governo che possono avere un nostro giudizio positivo da parte nosta vanno sostenuto e votate. Io non mi sono venduto a nessuno, qui si tratta di avere senso di responsabilita’ verso il popolo italiano, interpretato bene dalle idee chiare che stanno portando avanti gli amici moderati Casini Fini e Lombardo’.
UNIVERSITA’: MISITI (MPA), IMPORTANTE PASSO AVANTI
Roma, 23 dic. – (Adnkronos) – ‘L’approvazione definitiva della legge sull’universita’ costituisce un importante passo avanti verso l’ammodernamento del sistema universitario italiano. Aver ripristinato un sistema piu’ attento alla meritocrazia e una gestione meno corporativa degli atenei e’ un merito certamente del ministro Gelmini ma anche del Parlamento che, dopo tanti vani tentativi e’ riuscito nell’impresa’. Lo dichiara Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
‘Per recuperare gli elevati livelli qualitativi del passato – aggiunge – quando l’universita’ italiana ha fornito al mondo della scienza e della tecnologia premi nobel e grandi uomini di scienza applicata che hanno contribuito al progresso dell’intera umanita’ nei piu’ importanti settori della conoscenza umana, si trattera’ di separare ancor piu’ nettamente l’accademia dall’amministrazione per attrarre sempre piu’ giovani ricercatori verso la cultura scientifica e umanistica italiana. E’ anche ovvio che occorrera’, dopo aver superato la crisi economica attuale, investire nella conoscenza e nella ricerca scientifica risorse sempre piu’ importanti, come e’ gia’ in molti altri paesi non solo europei, per favorire insieme alla ripresa economica anche quella occupazionale qualificata nei vari settori, primario, secondario e terziario in cui si suddivide l’economia moderna’.
‘In particolare – sottolinea Misiti – sara’ sempre piu’ importante una politica positiva verso le aree piu’ depresse del paese dove, come in passato, si potranno formare gruppi di ricerca di qualita’ scientifica internazionale capaci di realizzare importanti distretti di sviluppo economico e sociale. Mpa – conclude – collaborera’, cosi’ come ha fatto nella redazione della legge, per la stesura dei decreti attuativi, fondamentali per apportare ulteriori interventi interpretativi delle norme contenute nella legge delega’.
GOVERNO: MPA, PIANO PER SUD SEGNALE POSITIVO, SU FIDUCIA VALUTEREMO. MISITI, PASSO AVANTI, FINALMENTE QUESTIONE MERIDIONALE IN AGENDA
Roma, 26 nov. – (Adnkronos) – ‘Il segnale da parte del governo e’ positivo. Noi abbiamo votato la fiducia sulla base del programma in cinque punti e oggi vediamo un passo in avanti’. Lo dice all’ADNKRONOS il portavoce del Movimento per le autonomie, Aurelio Misiti commentando il Piano per il Sud varato oggi dal Consiglio dei ministri.
‘C’e’ buona volonta’ -ammette l’esponente dell’Mpa- e globalmente il Piano e’ positivo, ma su alcune questioni dovremo non solo vigilare, ma anche proporre le nostre opinioni con gli alleati del centro’. Sul voto del 14 in Parlamento l’esponente autonomista non si sbilancia: ‘Decideremo il primo dicembre nel comitato federale. Terremo conto -dice- anche delle opinioni di Fli, Udc e Api’.
Il portavoce degli autonomisti non nasconde alcune riserve sulle misure varate dal governo. Se da una parte ‘finalmente la questione meridionale viene inserita nell’agenda di governo’, dall’altra Misiti fa notare che ‘c’e’ scarsa sostanza in quanto i fondi previsti sono fondi gia’ destinati al Mezzogiorno d’Italia’. Ad esempio ‘sulle infrastrutture non si dice niente di nuovo perche’ non si procede allo studio dell’alta velocita’, ma solo a un adeguamento ferroviario.
Invece e’ positivo che si avvii una procedura per la quale le piccole banche locali possono finanziare le piccole e medie imprese’.
Liberal: Caro Veltroni, su Ustica basta improvvisazioni
USTICA: GIOVANARDI, NON FU MISSILE NE’ ALTRO AEREO MA BOMBA. A BOLOGNA CITA RISULTATI PERIZIA
– A causare la strage del D9 Itavia che il 27 giugno 1980 precipito’ nel mare di Ustica uccidendo 81 persone fu una bomba messa nella toilette di coda. Non un altro aereo che passando radente fece collassare il velivolo, tantomeno un missile. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha convocato una conferenza stampa a Bologna, in Prefettura, per ribadirlo. Sulla scelta del luogo per l’incontro con i giornalisti ci sono state polemiche.
Quella sera nei cieli di Ustica, ha spiegato Giovanardi, citando ”tutta la documentazione Nato”, non ci fu battaglia aerea. ”Aerei in volo a quell’ora nelle vicinanze del Dc9 non ce ne sono. Sono a 500 chilometri, o nella zona ma tre ore dopo”. Al suo fianco Aurelio Misiti, del collegio che svolse, dal ’90 al ’94, la perizia sulla carlinga. Misiti ha spiegato che ”per un anno abbiamo cercato il missile, ma non siamo riusciti a trovare evidenze”. La conclusione fu che la causa dell’esplosione ”fu uno scoppio all’altezza della toilette”.
A supporto della tesi ha detto, per esempio, che i missili a guida radar esplodono a 10-30 metri dall’obiettivo investendolo con schegge, mentre la carlinga recuperata (conservata in un museo dedicato a Bologna) non ne porta traccia. Per Misiti inoltre i tracciati Nato hanno dimostrato che ”non c’e’ il presupposto base per la ‘quasi collisione’: non ci sono aerei vicini”. Sulla completezza dei dati non ha dubbi: ”erano segreti Nato, non li ha mai toccati nessuno”.
Inevitabile chiedere a Giovanardi (che ha confermato di parlare a nome del Governo di quel ”che emerge da sentenze passate in giudicato”) se reputi l’inchiesta aperta a Roma inutile, visto che parte dal presupposto di una battaglia aerea e che il Governo ha firmato le rogatorie internazionali. ”Francesi e americani ci hanno risposto decine di volte, ci sono anche lettere personali di Clinton e Chirac che dicono ‘noi non c’entriamo nulla”. Ma, ha aggiunto, ”il ministro Frattini se lo chiede l’autorita’ giudiziaria ha l’obbligo di firmare”. Si tratta pero’ di un’indagine nata da dichiarazioni di Cossiga smentite da Cossiga stesso.
In conferenza stampa si e’ ovviamente parlato della sentenza ordinanza del giudice Rosario Priore. ”E’ un atto che assolve qualcuno e rinvia a giudizio altri poi assolti – ha detto Giovanardi – non potevano essere colpevoli di aver depistato su una battaglia che non c’e’ stata”.
MAFIA: MISITI “PAROLE DI LOMBARDO ESEMPIO DI TRASPARENZA”
PALERMO (ITALPRESS) – “La lunghissima conferenza stampa del presidente della Regione Sicilia dimostra che la politica, specialmente nel mezzogiorno d’Italia, ha bisogno di trasparenza e verita’ per garantire efficienza e credibilita’ alle istituzioni che guida e rappresenta”. Lo dice Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
“Lombardo, per rispetto nei confronti della giustizia, ha chiesto di parlare con i giudici – aggiunge Misiti – prima di rispondere ai giornali. Quando i magistrati hanno evidenziato l’esigenza di completare le indagini prima di sentire il governatore egli non ha esitato un istante, decidendo subito di rispondere all’opinione pubblica, replicando con ricchezza di particolari a tutte le domande e agli appunti che gli sono stati rivolti dai giornalisti, in diretta e senza alcun filtro, per quasi due ore e mezza. Le sue sono state risposte circostanziate, precise e convincenti che hanno evidenziato come negli anni egli abbia svolto la sua attivita’ politica in modo indipendente da ogni tipo di condizionamento, in una regione in cui le difficolta’ ambientali sono note a tutti”.
“MpA, nel totale e pieno rispetto dell’attivita’ della magistratura, e’ convinta che l’azione politica del presidente Lombardo debba continuare con sempre maggiore incisivita’ in Sicilia. A livello nazionale il Movimento per le Autonomie, oggi piu’ che mai, sapra’ contribuire con senso di responsabilita’ ad ogni iniziativa utile a garantire in questa legislatura l’attuazione di un programma di sviluppo del sud come condizione indispensabile – conclude Misiti – per la ripresa economica dell’intero paese”.
FINANZIARIA: CAMERA; MPA, VOTIAMO SI’ FINO A 14 DICEMBRE
(ANSA) – ROMA, 19 NOV – ‘Il nostro grande senso di responsabilita’ istituzionale e i risultati ottenuti in commissione bilancio dai parlamentari del Movimento per le Autonomie e di Futuro e Liberta’, ci permettono di votare il bilancio dello stato, la legge di stabilita’ finanziaria e allo stesso tempo garantire la sopravvivenza del governo sino al 14 dicembre’. Lo ha detto nell’Aula della Camera Aurelio Misiti, portavoce nazionale dell’Mpa, in dichiarazione di voto sulla Legge di Stabilita’.
‘L’Italia – spiega – sta fronteggiando la crisi con provvedimenti finalizzati alla messa in sicurezza dei conti pubblici ma non riesce ancora a programmare un valido strumento di stimolo per lo sviluppo economico e la ripresa produttiva.
Altri stati, pur avendo un debito pubblico basso, hanno comunque tagliato drasticamente la spesa pubblica poco produttiva per riversarla nei settori chiave dell’economia, aumentando cosi’ la competitivita’ e di conseguenza il prodotto interno lordo. In Italia la ripresa economica puo’ essere stimolata da un grande piano per il Mezzogiorno che, stante la situazione debitoria del nostro paese, sara’ varato solo con le risorse rese disponibili dai risparmi sulla spesa pubblica corrente e improduttiva, a cui vanno aggiunti i fondi strutturali italiani ed europei’, conclude.
NDRANGHETA: MISITI “L’ITALIA HA BISOGNO DI SAVIANO E DI MARONI”
ROMA (ITALPRESS) – “Non comprendiamo la lite tra coloro che si battono per eliminare le mafie nel paese”. Lo dichiara Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
“Non si puo’ non riconoscere al di la’ della performance televisiva, la funzione educativa dell’intellettuale Roberto Saviano, soprattutto tra i giovani, avendo egli la capacita’, come pochi altri, di trasmettere un messaggio credibile affinche’ le organizzazioni criminali vengano conosciute nella loro vera natura. Questo e’ il presupposto fondamentale per ridurre le zone grigie intorno ai mafiosi e per sostenere senza mezzi termini coloro che si battono in prima linea.
Il ruolo fondamentale della lotta alla criminalita’ spetta alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma se il potere politico facesse melina, come qualche volta e’ accaduto, i risultati sarebbero ben piu’ modesti. Per questo riteniamo altrettanto importante la funzione e il ruolo del ministero degli interni diretto egregiamente da Roberto Maroni.
Maroni sa che nella denuncia di Saviano sulla presenza in Lombardia della ndrangheta c’e’ molta verita’, perche’ le organizzazioni criminali, sempre e in tutti i territori, cercano collegamenti con le forze economiche e politiche fondamentali, e quindi anche con la Lega. Solo questo abbiamo inteso dire da Saviano ed e’ la stessa cosa che la Direzione investigativa antimafia certifica periodicamente.
Non ci sono quindi – conclude Misiti – due antimafie, delle parole o dei fatti, ma una sola forza che si esprime con l’educazione di Saviano e la repressione di Maroni”.