Nov 11 2018

Riportiamo il Comunicato stampa di Ferrovie dello Stato Italiane su “Trasporto a idrogeno”

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa,Eventi

Trasporto a idrogeno: accordo per lo sviluppo di studi fra RFI, Università Sapienza e CNIM

 

Paolo Gaudenzi Maurizio Gentile Aurelio Misiiti

Paolo Gaudenzi – Maurizio Gentile – Aurelio Misiti

Roma, 9 novembre 2018
Promuovere lo sviluppo del trasporto ferroviario a idrogeno, approfondendone benefici e sostenibilità.
Lo studio è funzionale per la valutazione tecnico/economica dei benefici in termini di impatto ambientale e sociale derivanti dall’alimentazione a idrogeno, rispetto agli altri sistemi di alimentazione e per attivare possibili sinergie rispetto agli sviluppi dell’industria di settore e degli impianti energetici da fonti rinnovabili.
L’accordo è stato sottoscritto oggi a Roma da Paolo Gaudenzi del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma, Aurelio Salvatore Misiti del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione e da Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).
RFI ha concluso, di recente, uno studio sul trasporto ferroviario a idrogeno, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture di terra a supporto, a testimonianza del costante impegno a favore dell’innovazione tecnologica e della mobilità sostenibile. L’intesa firmata oggi consentirà di individuare e approfondire le soluzioni più idonee per la produzione e l’approvvigionamento dell’idrogeno, necessario alle celle a combustibile dei treni.
Le attività programmate saranno svolte dal DIMA, competente in materia di sistemi energetici e di combustibili a basso impatto ambientale, supportato dal CNIM, specializzato nella produttività e nella competitività delle imprese in particolare nel settore della manutenzione, con la collaborazione e supervisione di Rete Ferroviaria Italiana.
L’intesa istituisce inoltre un Comitato Scientifico per definire le metodologie di lavoro, coordinare le attività e validarne i risultati.
«In linea con le strategie di ‘Terza Missione’ della Sapienza – ha dichiarato Paolo Gaudenzi – il DIMA offre le sue competenze al mondo delle Imprese e delle Istituzioni per favorire lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta alle esigenze che emergono dalla società e tra queste alle esigenze di uno sviluppo sostenibile. Un approccio che desidera stimolare la partecipazione dell’Università all’ecosistema della Innovazione sulla base delle proprie competenze da investire nell’ambito nazionale e locale ma con ambizione di giocare insieme un ruolo di protagonisti nello scenario globale. Questo progetto, ad alto contenuto di innovazione, mira allo sviluppo delle tecnologie dell’idrogeno da utilizzare in sistemi di trazione ferroviaria, è pertanto perfettamente in linea con gli obiettivi strategici delineati nella mission del DIMA».
Secondo Aurelio Misiti «la Convenzione tra Università, CNIM e RFI, firmata oggi presso la sede delle Ferrovie dello Stato rappresenta un deciso passo avanti nei rapporti tra il mondo della ricerca e quello industriale nel nostro Paese. È un segnale importante per la valorizzazione del lavoro di ricerca scientifica e tecnologica e del suo trasferimento nel fondamentale settore dei trasporti. La lungimiranza dei manager di RFI sommata all’alto livello qualitativo dei ricercatori del DIMA e alla grande esperienza del CNIM nel settore, consentirà all’Italia di collocarsi tra i primi al mondo per le innovazioni tecnologiche nei sistemi di trazione ferroviaria».
«RFI è da sempre impegnata nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica per modernizzare il trasporto ferroviario nel nostro Paese, in termini di efficienza e impatto ambientale», ha commentato Maurizio Gentile. «Come Gestore dell’infrastruttura siamo consapevoli dell’importanza strategica di una mobilità sempre più sostenibile e delle opportunità che possono derivare da questo progetto e da questa collaborazione che, nello specifico, permetterà di studiare le migliori soluzioni tecniche di fornitura dell’idrogeno per la mobilità ferroviaria».

Commenti disabilitati su Riportiamo il Comunicato stampa di Ferrovie dello Stato Italiane su “Trasporto a idrogeno”

Dic 14 2017

COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CNIM PROF. AURELIO MISITI

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

Appello affinché insieme si trovino soluzioni adeguate per rendere Roma una città pulita e moderna, al pari delle principali capitali europee.

Aurelio Misiti

Ad una settimana dalla preghiera del Papa in piazza di Spagna alla Madonna affinché aiuti Roma per farla uscire dal degrado ambientale ed etico, un consistente numero di docenti e ricercatori universitari, esperti e tecnici del settore ambientale hanno espresso pareri analoghi a quelli del Pontefice, sottoscrivendo un documento che di seguito viene così sintetizzato.

Dopo aver espresso preoccupazione per il degrado sempre più diffuso di Roma e i relativi riflessi economici negativi, i sottoscrittori evidenziano tre questioni principali:

rifiuti urbani, qualità delle acque superficiali, qualità dell’aria.

I rifiuti urbani per norma devono essere smaltiti nel territorio dove vengono prodotti; invece Roma ed altre città italiane fanno ricorso all’istituto della deroga, pretrattandoli e spedendoli al Nord ed all’estero con gravi danni ambientali ed economici.

Nella Capitale esistono le tecnologie per trattare i rifiuti urbani con emissioni in atmosfera conformi ai più stringenti requisiti di legge, e che consentono di riciclare i rifiuti raccolti a mezzo della differenziazione diretta e di valorizzare la frazione combustibile per la produzione di energia e quella umida per la produzione di ammendante, ottenendo così un notevole risparmio a favore dei cittadini.

Per quanto riguarda lo spazzamento delle vie della città si suggerisce di adottare un sistema industriale misto: alcune Circoscrizioni potrebbero rimanere in carico all’azienda capitolina, mentre le altre potrebbero essere affidate ad imprese private scelte attraverso rigide e controllate procedure di gara.

Per la salvaguardia delle acque superficiali va riconsiderato l’attuale sistema di depurazione anche a mezzo dell’introduzione di tecnologie avanzate in grado di assicurare elevati livelli di qualità delle acque trattate e dunque il loro riutilizzo. Ciò consentirebbe di ottenere in tempi brevi l’efficace risanamento del Tevere, dei suoi affluenti e delle falde acquifere.

È noto che l’aria che respiriamo nelle città ed in particolare a Roma contiene sostanze di varia natura provenienti in primo luogo dall’abnorme traffico veicolare e dal riscaldamento domestico. Due decisioni drastiche dovranno assumere le nostre Istituzioni per la salvaguardia della salute umana e di quella dei nostri beni archeologici, considerando un orizzonte di pianificazione quinquennale:

– trasformazione dei tradizionali motori a combustione interna dei veicoli con nuovi motori ad emissioni dirette nulle;

– superamento incentivato delle caldaie a gasolio utilizzando nuove tecnologie a basso impatto ambientale.

I sottoscrittori del documento sono convinti che insieme l’Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria-Ambientale-ANDIS, le Università, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione-CNIM, l’Ordine degli ingegneri di Roma e provincia, i Centri di ricerca italiani, i Consigli Nazionali dei settori tecnici, e le aziende del settore pubbliche e private romane, possano trovare le soluzioni adeguate per rendere Roma una città pulita e moderna, al pari delle principali capitali europee.

Hanno sottoscritto il documento:

Aurelio Misiti, Piero Sirini, Antonio D’Andrea, Carla Cappiello, Filippo Cascone, Angelo Artale, Carla Tomassi, Renato Gavasci, Paolo Cannavo’, Roberto Orlandi, Viotti Paolo, Alberto Prestininzi, Aurelio Marchionna, Marco Nardini, Sandro Cecili, Stefania Vitale, Giuseppe Sappa, Quintilio Napoleoni, Francesco Lombardi, Agostina Chiavola, Paolo De Girolamo, Gaetano Settimo, Francesco Pittoni, Maurizio Del Re, Alessandra Polettini, Raffaella Pomi.

Commenti disabilitati su COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DEL CNIM PROF. AURELIO MISITI

Mar 28 2017

Nota dell’On. Misiti sulla fontana del Bernini

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

– Perché l’opera del Bernini è sempre sporca?
– La pendenza della fontana del Tritone di Gian Lorenzo Bernini è aumentata?

La fontana del Tritone, commissionata da Papa Urbano VIII Barberini per abbellire la zona intorno al palazzo, ha compiuto la bella età di 374 anni. Essa è stata sempre considerata una delle fontane più belle di Roma.
Il travertino su cui è stato scolpito il Tritone, con le ginocchia sulla conchiglia, sostenuta da quattro delfini, nel tempo ha subito numerosi interventi di recupero, utilizzando tecniche non sempre adeguate al bisogno.
L’acqua che viene schizzata in alto inonda gran parte della statua rendendola colorata dai composti chimici che si formano o che si trovano nel flusso stesso.
Tutto questo, nonostante gli sforzi dell’ACEA, che nel tempo ha tentato in vari modi di limitare la produzione di funghi e di altri elementi che danno il multicolore all’opera d’arte.
È stato inserito un piccolo depuratore, che però non riesce a eliminare del tutto le impurezze, rendendo necessari periodici interventi di recupero non certo benefici alla superficie del travertino.
Si renderà sempre più necessario un trattamento con nuovi e idonei materiali, capaci di opporsi agli attacchi acidi provenienti anche dalla stessa atmosfera circostante.
La fontana, che doveva abbellire i dintorni del palazzo, è divenuta parte integrante di un grande spartitraffico cittadino.
Gli scavi della metropolitana, il passaggio di centinaia di mezzi pesanti giornalieri a pochi metri dall’opera, forse anche i terremoti periodici che interessano la Capitale, hanno man mano modificato la “postura” della statua e della stessa vasca che raccoglie l’acqua spinta in alto dal “Tritone sonante”, così detto perché in passato lo zampillo che si levava dalla conchiglia raggiungeva grandi altezze con un suono simile a un fischio.
Da un esame attento si può dire, senza ombra di dubbio, che l’inclinazione della fontana verso il lato prospicente il Palazzo Barberini, si sia accentuata negli ultimi tempi. Basta osservare con attenzione le bocche dei due delfini nella foto che segue:

Se si tiene a mente che la vasca sottostante risulta essere lesionata in più punti, con possibili infiltrazioni d’acqua, le autorità competenti dovrebbero provvedere immediatamente, non solo a eliminare definitivamente l’obbrobrio della sporcizia superficiale, ma anche e soprattutto a mettere in atto un’attività di manutenzione straordinaria al fine di raddrizzare la fontana e di evitare così ogni possibilità di maggiore inclinazione della stessa.

Commenti disabilitati su Nota dell’On. Misiti sulla fontana del Bernini

Dic 29 2016

EDILIZIA, L’ITALIA DIVENTI PAESE MODERNO E CIVILE

Pubblicato da Categorie Editoriali

La tragedia della palazzina crollata nella periferia di Roma è l’ultimo anello di una catena di terribili eventi, che occupano la cronaca di un giorno e si cancellano il giorno successivo.crollo
Migliaia di crolli si verificano o si evitano per interventi benemeriti dei vigili del fuoco.
È urgente ormai un’azione decisa delle autorità (Governo e Parlamento) per rendere il nostro paese moderno e civile.
Se si vuole andare in questa direzione va riconosciuta la pericolosità delle abitazioni analogamente a quanto avviene per le auto.
Va prevista l’assicurazione obbligatoria per la stabilità degli edifici legata ad una programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, che comprenda quest’ultima la prevenzione del rischio sismico.
Il Comitato Italiano per la Manutenzione-CNIM, i cui soci (tra gli altri ENI, RFI, ANAS, MAPEI, ASSISTAL, UNI, CEI, FINCO, GLI ORDINI DEGLI INGEGNERI, PERITI INDUSTRIALI, GEOMETRI, AGROTECNICI CON PATROCINIO E PRESENZA DEL MISE E DEL MIUR) rappresentano il meglio della cultura manutentiva e della qualità del nostro Paese, ha fatto proposte precise a riguardo.
Tali proposte, se accolte dal nuovo Governo, porteranno grandi benefici al mercato immobiliare e ai cittadini. Per le opere pubbliche esistono norme precise che prevedono il piano di manutenzione comprendente la prevenzione antisismica.
Tali contenuti vanno previsti anche per gli edifici privati secondo le indicazioni proposte dagli esperti delle principali Università Italiane e dal CNIM.
Un Piano pluriennale relativo alle opere pubbliche vecchie di almeno 50 anni e agli edifici privati, costituirebbe pure un vero motore per l’economia.
Abbiamo fiducia nel nuovo Governo e nella serietà del Presidente e del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

Aurelio Misiti

Commenti disabilitati su EDILIZIA, L’ITALIA DIVENTI PAESE MODERNO E CIVILE

Ott 10 2016

Gazzetta del Sud: “Laboratorio” per i fondi europei – Presentato a Catanzaro il progetto dell’on. Aurelio Misiti

Pubblicato da Categorie Eventi

misiti-a-cz

Commenti disabilitati su Gazzetta del Sud: “Laboratorio” per i fondi europei – Presentato a Catanzaro il progetto dell’on. Aurelio Misiti

Ott 09 2016

Illustrato in Provincia a Catanzaro il progetto promosso dall’onorevole Aurelio Misiti: Un laboratorio di idee e programmi per non perdere fondi europei

Pubblicato da Categorie Eventi

da “catanzaroinforma.it” – 9 Ottobre 2016

Sabato 8 ottobre 2016

Si è svolta ieri nella sala Giunta della Provincia di Catanzaro si è svolta una conferenza stampa in forma congiunta promossa dalla Fondazione San Tommaso Moro, dalla Associazione ProCalabria e dal CSPS Don Francesco Caporale.
La conferenza stampa presieduta dall’onorevole. Aurelio Misiti e moderata da Fulvio Scarpino ha visto, inoltre, la partecipazione di Isolina Mantelli Presidente del Centro Calabresi di Solidarietà, di Gianvito Casadonte Fondatore del Magna Graecia Film Festival, del professore Paolo Ferrise responsabile Eu20 e dell’avv. Antonio Torchia. Nel corso dell’incontro è stata annunciata dal prof. Aurelio Misisti , già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, la nascita di un “laboratorio di idee e programmi” supportato un team di esperti coordinati dallo stesso Misiti, per l’utilizzo dei fondi europei. Fondi strutturali ( o indiretti) erogati dalla Comunità, ma gestiti dai Paesi membri attraverso i PON (Programmi Operativi Nazionali) e i POR ( Piani Operativi Regionali);ed i Fondi diretti che si dividono: in programmi intracomunitari, che coinvolgono i Paesi membri dell’Unione e riguardano politiche interne di interesse europeo (le politiche giovanili, l’innovazione etc) e programmi di cooperazione esterna che promuovono la cooperazione dei Paesi membri con Paesi terzi rispetto all’Unione.
Il laboratorio con sede nel capoluogo di Regione ha l’obbiettivo di invertire la marcia riguardo l’inadeguato sfruttamento dei fondi europei che vedono la Calabria maglia nera nella comunità europea. I dati Svimez hanno presentato un quadro impietoso ed allarmante della nostra economia e della migrazione culturale fuori regione impietosa che non ammett5e repliche. Una crescita inferiore alla Grecia, alla Turchia, una migrazione certificata di oltre 350.000 persone su una popolazione inferiore ai due milioni di cui il 30% giovani laureati sono il segnale evidente di un declino inarrestabile che porterà inevitabilmente ad un sottosviluppo permanente. Paolo Ferrise con un intervento mirato ha spiegato le procedure prodromiche alla partecipazione degli Enti Pubblici alle Call europee, evidenziando come allo stato siano pochissimi i comuni calabresi ad essersi registrati presso la Commissione Europea (Account ECAS) e presso il registro URF. La partecipazione di Isolina Mantelli e di Gianvito Casadonte ha avuto la finalità di far comprendere su quali potenziali sia necessario puntare essendo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, modello indiscusso nel sociale e nella cultura. La nostra Calabria ed il suo stesso capoluogo hanno già delle realtà concrete gestite da donne e uomini di prim’ordine su cui investire nel campo del sociale, del socio assistenziale come appunto il “Centro Calabrese di Solidarietà”, la “Casa di Nilla” di Giancarlo Rafele e la “RaGI” di Elena Sodano; nel campo della cultura non solo il MGFF di Gianvito Casadonte vero fiore all’occhiello della nostra regione, ma anche la Fondazione Rotella del notaio Guglielmo, un buon biglietto da visita in contesti internazionali.
Il Laboratorio di Misiti vuole operare a tutto campo, al di là delle divisioni politico o partitiche per supportare le diverse amministrazioni locali, soprattutto per scongiurare l’eventualità che ancora tanti nostri giovani siano costretti a lasciare la propria terra.
L’iniziativa fa parte di un “trittico” di conferenze stampa ognuna delle quali presenterà un progetto legato al territorio. L’avv. Torchia sul finire dell’incontro ha dato appuntamento al 28 ottobre p.v. per la conferenza stampa dal titolo “Tutta la Verità”.

Commenti disabilitati su Illustrato in Provincia a Catanzaro il progetto promosso dall’onorevole Aurelio Misiti: Un laboratorio di idee e programmi per non perdere fondi europei

Ott 06 2016

Misiti: Ponte sullo stretto, il progetto si deve rivedere (il Quotidiano del sud)

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

img-20161005-wa0001

Commenti disabilitati su Misiti: Ponte sullo stretto, il progetto si deve rivedere (il Quotidiano del sud)

Set 06 2016

Ridurre rischio sismico edifici, appello alla ‘classe politica’

Pubblicato da Categorie Eventi

da askanews.it  – 5 set 2016   

 Firmatari docenti, tecnici e esperti manutenzione antisismica

Roma, 5 set. (askanews) – Numerosi docenti universitari, esperti nel campo della manutenzione antisismica e rappresentanti di organismi culturali del settore, hanno sottoscritto l’appello allegato alla “Classe Politica”, affinché proceda in tempi brevi a varare un “Piano di Manutenzione e Prevenzione Antisismica” al fine di avviare concretamente una consistente riduzione del rischio sismico degli edifici in Italia.

Se un tale Piano non venisse attuato, il nostro Paese continuerà a piangere migliaia di morti e a spendere miliardi di euro per le ricostruzioni dopo gli eventi sismici, che immancabilmente si verificheranno nei prossimi anni.

Per gli eventi sismici, in Italia negli ultimi 116 anni e con cadenza inferiore al decennio, sono stati registrati complessivamente circa 150.000 morti e 300.000 feriti con una spesa di oltre 300 Miliardi di euro per le ricostruzioni.

IL TESTO DELL’APPELLO DI TECNICI E RICERCATORI SUL TERREMOTO

“Ci rivolgiamo alla “CLASSE POLITICA” affinché non si ripetano gli errori commessi, anche in buona fede, che hanno ritardato di alcuni anni la ricostruzione dell’Aquila. Solo dopo una correzione di rotta, avvenuta in Parlamento e voluta con determinazione dall’allora Ministro della coesione, si è potuta avviare la ricostruzione del Centro Storico. Nella concitazione del dopo terremoto il Governo del tempo, per dare risposte rapide, aveva chiesto al Parlamento di approvare una legge, che, tra tante cose buone, conteneva norme ritardatrici della ricostruzione. Riteniamo infatti che vanno prese decisioni che favoriscano la ricostruzione in tempi brevi senza stravolgere l’ordinamento giuridico dello Stato. Nel contempo va avviato un “Piano Nazionale di Manutenzione e Prevenzione Antisismica”, annunciato più volte dai Governi e poi messo nel dimenticatoio. In Italia si procede con l’emergenza in tanti settori spesso solo per evitare l’applicazione delle leggi, che normalmente sono le più rigorose in Europa e forse nel Mondo. In una tale situazione si danno messaggi negativi alla società civile, che spesso, nelle sue frange senza scrupoli, reagisce commettendo reati gravissimi, che spesso vengono alla luce solo dopo i disastri. Finalmente si passa dalle parole ai fatti. È stato nominato Vasco Errani, Commissario per la ricostruzione, con esperienza di governo nel territorio, attivo e rigoroso, che ha dimostrato buone capacità organizzative nella ricostruzione dopo il sisma in Emilia Romagna; dove però a quattro anni dall’evento l’opera non è ancora conclusa. Ciò significa che il Commissario non può scavalcare tutti gli organi istituzionali e le leggi generali. Il Governo, tramite i suoi organi, dovrà assistere, coordinare le Regioni e controllare l’esecuzione delle opere, a garanzia dello stesso Commissario. Il “Piano Nazionale di Manutenzione e Prevenzione Antisismica” va affidato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che collaborerà con gli Enti territoriali, con la continua assistenza e consulenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che dovrà essere dotato di una Sezione dedicata all’argomento. Il Piano va finanziato con un programma di investimenti a lungo termine, almeno ventennale, nella profonda convinzione che questi saranno finanziati dai risparmi sulle spese delle ricostruzioni dopo i terremoti del futuro. I sottoscritti, certi della sensibilità del Governo e di tutto il Parlamento, si dichiarano disponibili a ogni eventuale tipo di collaborazione intellettuale, pur di conservare nel migliore dei modi il nostro inimitabile Paese”.

Tra i primi firmatari: Prof. Ing. Aurelio Misiti, Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione; già Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Dott. Ing. Marcello Mauro, già Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Prof. Ing. Franco Braga, ordinario di Tecnica delle Costruzioni “Sapienza Roma.” Prof. Ing. Lugi Materazzi, ordinario di Tecnica delle Costruzioni “Università di Perugia” Dott. Ing. Paolo Cannavò Vice Presidente FECC Federazione Europea dei Manager delle Costruzioni. Prof. Arch. Manlio Vendittelli Ordinario di Urbanistica “Sapienza Roma.”

sismografo

Sismografo

Prof. Arch. Rosario Pavia Ordinario di Urbanistica “Università Chieti e Pescara”. Prof. Ing. Remo Calzona Ordinario di Tecnica delle Costruzioni “Sapienza Roma.” Prof. Dott. Alberto Prestininzi Ordinario di Geologia Applicata “Sapienza Roma.” Dott. Ing. Francesco Pittoni Vice Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione. Dott. Angelo Artale Segretario Generale della Federazione Industrie per le Costruzioni. Prof. Ing. Enzo Siviero Rettore dell’Università E. Campus. Geom. Adriano Biraghi Vice Presidente del Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione. Dott. Giorgio Germani Presidente dell’Associazione Nazionale Quadri della Pubblica Amministrazione. Prof. Dott. Gianni Mattioli Fisico “Sapienza Roma.” Prof. Arch. Ottavio Amaro, Associato in Progettazione Architettonica e Urbana, Prorettore delegato alla programmazione edilizia Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Prof. Arch. Massimo Lauria Associato di Tecnologia dell’architettura Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Prof. Dott. Romano Benini-link Campus University di Roma Pier Paolo Balbo di Vinadio Professore Ordinario di Architettura del Paesaggio e Urbanistica alla Università di Roma la Sapienza-Facoltà di Architettura Valle Giulia. Dott. Arch. Giuseppe Rizzuto Segretario Coordinatore di ITACA -Istituto dell’Associazione delle Regioni. Dott. Arch. Luca Zevi, Architetto e Urbanista.

 

Commenti disabilitati su Ridurre rischio sismico edifici, appello alla ‘classe politica’

Ago 27 2016

PASSI AVANTI SUI TERREMOTI

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

 

PassiavantiLeggendo e ascoltando i media,che riportano anche il pensiero dei rappresentanti delle Istituzioni,si può dedurre che in Italia vi è consapevolezza ormai diffusa di cosa fare per prevenire i disastri dovuti ai terremoti.
Certo ancora resistono credenze messe in giro da “ciarlatani”non fondate su risultati scientifici, ma il più è fatto. Occorre pero’ un altro passo avanti.
Molti media insistono a proporci esperti di sisma senza rendersi conto che il problema da risolvere non è la conoscenza del fenomeno,riportato anche nei libri per ragazzi allegati ai quotidiani, ma l’interferenza tra il fenomeno sismico e ciò che è stato costruito sulla crosta terrestre per le necessità delle persone.
Questa non è materia della scienza pura (fisica,geologia,vulcanologia ecc) ma della scienza e tecnica applicata ( Ingegneria,architettura e simili).
Quindi le TV, se vogliono presentare meglio la problematica interroghino chi lavora ogni giorno su questi temi!
Personalizzo e lo posso fare per la mia amicizia con la persona, Enzo Boschi, bravo fisico e storico presidente INVG,risponde su questioni
che non sono di sua competenza, anche se negli anni ha ascoltato o letto molte relazioni degli addetti ai lavori.
Sono portato a scrivere queste considerazioni non per gretta difesa di categorie professionali ma per amore di verità, che considero sempre “rivoluzionaria”. Il terremoto e’un fenomeno naturale, che , salvo casi rarissimi,non provocherebbe danni ad alcuno se l’uomo si fosse accontentato di vivere nelle capanne.
Preso atto della reale situazione bisogna agire senza indugio in due direzioni:la prima riguarda il “costruito” che presenta rischi sismici
Variabili , che vanno catalogati e ridotti con opportuni interventi a partire dalle cosiddette costruzioni strategiche e poi via via dagli  edifici privati.
Questa è la sfida di tutti i paesi “sismici” del Pianeta, tra cui L’Europa e quindi l’Italia.
La seconda direzione e’ quella di seguire alla lettera le norme antisismiche per le nuove costruzioni,avendo a disposizione la mappatura sismica preparata dagli scienziati, che in Italia sono presenti con altissima professionalità.
Esprimendo la grande soddisfazione per il fatto che nel nostro paese la classe dirigente ha compreso il problema, avendo già varato leggi che vanno in questa direzione, va fatto uno sforzo grande e unitario da parte di tutte le forze politiche e sociali,di avviare un PIANO DI MANUTENZIONE ANTISISMICA sul “costruito”,invertendo il rapporto tra finanziamenti per le ricostruzioni e finanziamenti per la prevenzione.
Negli ultimi 116 anni infatti si sono investiti in Italia circa 300 miliardi di euro per le ricostruzioni e nemmeno 1 per la prevenzione.
E non si contano i circa 150.000 morti e 300.000 feriti.
Se Renzi e il suo Governo riuscissero a gestire bene questo “enorme problema” avviandolo a soluzione,gli italiani dovrebbero mantenerlo in carica per 3-4 legislature.
E l’Opposizione ? L’Opposizione dovrebbe collaborare col Governo acquisendo così il diritto di governare per altrettanto tempo.
Tutto ciò è utopia?
Gli Italiani intelligenti abbracciano sempre l’utopia per risorgere.
AURELIO MISITI
Già Preside della Facoltà di ingegneria , Presidente onorario del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Attualmente Presidente del CNIM- Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione

Commenti disabilitati su PASSI AVANTI SUI TERREMOTI

Ago 25 2016

Terremoto: solito copione?

Pubblicato da Categorie Comunicati Stampa

terremoto

foto da “ilpost.it”

Tutti oggi piangiamo i morti di Amatrice e dintorni; molti commentatori hanno riscritto ciò che hanno scritto nel 2009 dopo L’Aquila.
Potremmo andare al dopo ogni terremoto per leggere cose analoghe.
I tecnici (ingegneri, architetti, geometri, geologi, fisici ecc.) hanno sempre raccomandato di realizzare un piano di manutenzione del costruito per ridurre il rischio sismico in tutto il Paese.
Il piano, fondato su investimenti pubblici e su incentivi fiscali, riguardando tutto il Paese, sarebbe anche un motore della crescita economica dell’Italia.
È necessario ripetere il buon successo ottenuto sulla questione energetica.
Se tutto sarà dimenticato dopo qualche settimana senza cambiare strategia, gli italiani piangeranno presto i nuovi morti dei prossimi terremoti.
Aurelio Misiti

Commenti disabilitati su Terremoto: solito copione?

« Precedente - Successivo »